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Il concerto

Regia di Radu Mihaileanu vedi scheda film

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La recensione su Il concerto

di supadany
8 stelle

VOTO : 7.

Emozioni e divertimento rappresentano ormai il collaudato marchio di fabbrica per il regista romeno che riesce qui a realizzare un prodotto semplice e diretto, a tratti squinternato ed eccessivo, ma anche decisamente vivo ed umano nei comportamenti.

Un ex direttore d’orchestra russo, ormai relegato alle pulizie, ha l’occasione di rivalsa dopo anni di anonimato quando legge un fax, contenente un invito, dalla Francia, destinato al Bolshoi, per un concerto; con l’imbroglio metterà insieme un’orchestra multietnica, un po’ balorda, ma anche ingegnosa, quanto generosa d’animo, ed affronterà la prova più importante della sua vita.

Sarà infatti l’occasione per riannodare una storia negata per conciliare l’amore per l’opera con quello per una persona cara il cui legame è stato forzatamente tranciato parecchi anni prima.

La trasferta parigina avrà parecchi fuori programma, fino all’esibizione finale (allora Dio esiste).

Pellicola eccentrica, molto popolare, legata a tantissimi aspetti propri delle diverse comunità che vengono indirettamente rappresentate.

Ce n’è per tutti i palati, il tono grottesco è divertente, per quanto spesso ci sia una sensazione di esagerazione ed un doppiaggio che spero sia semplicemente dovuto ad un po’ di furbizia nostrana e non solo al testo originale.

Comunque niente paura, perché l’esibizione finale è da pelle d’oca, durante la quale bastano davvero poche parole per completare le immagini che scorrono sullo sfondo chiudendo la storia, come la migliore delle favole richiederebbe.

Così Mihaileanu fa ancora una volta centro, pur infilandoci dentro un po’ di tutto (ed esagerando a volte), piazza il colpo di coda che basta, e avanza, per conquistare il pubblico cinematografico tanto quanto quello che assiste all’opera.

Davanti a certe emozioni non resta che togliersi il cappello.

Miglior incasso di un film d’autore nella stagione cinematografica italiana 2009-2010 con più di 3,7 milioni di euro e 49° posizione nella classifica generale.

Un successo (sotto tutti i punti di vista) per nulla annunciato.

Su Radu Mihaileanu

VOTO : 7.
Regia ricca di passione, un pò troppo eccentrica nei modi in più di un'occasione, ma anche in grado di confezionare un finale che conquista letteralmente.

Su Aleksei Guskov

VOTO : 6,5.
Abbastanza convincente.

Su Mélanie Laurent

VOTO : 6,5.
Splendida, non solo fisicamente, anche come presenza non rappresenta per niente il prototipo della bellezza omologata, mettendo a nudo l'anima del suo personaggio.

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