Regia di Radu Mihaileanu vedi scheda film
MIhaileanu ce l'ha fatta di nuovo. Dopo "Train De Vie", il più bel film "allegro" sull'Olocausto (con buona pace del pessimo "La Vita è Bella"), riesce ancora una volta a permeare lo schermo con la sua profonda allegria virando coi colori di un'umanità spaesata, folle e senza meta, una storia dall'assunto tragico. Vedere questa banda di personaggi, questi volti tragici e credibili, diventare un'unica cosa, raggiungere "l'armonia", attraverso la musica, "in cui ogni strumento concorre per creare la magìa del momento", non può che dare fiato ad una democrazia che oggi vediamo solo scritta sulla carta. Il regista gira bene, specialmente nel concerto finale, ripreso in tutta la sua maestosità più aperta e più intima. Si ride, si riflette, si ricorda e ci si commuove. Grande Cinema. Fra i capolavori del 2010.
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