Regia di Luca Lucini vedi scheda film
Commedia molto divertente,con un grande Michele Placido
La commedia, costruita su una struttura episodica corale, racconta le storie di quattro coppie,osservate nel periodo più critico,quello della vigilia delle nozze,piena di spasmodici preparativi, isterie familiari, spese impreviste , pressioni familiari e sociali e frenesia organizzativa. C’è chi si sposa per convenienza,come la giovane stellina televisiva e il cafone magnate della finanza,ci sono due giovani precari senza risorse economiche,che per camuffare la loro indigenza ai parenti meridionali, imbucheranno i loro settantadue invitati al megagalattico ricevimento di cui sopra ,poi la coppia multietnica,composta dalla figlia dell'ambasciatore indiano e il poliziotto pugliese di origini contadine,che deve far fronte ad abissali differenze di rango e provenienza,sarà difficile far accettare il matrimonio indù al rozzo padre tradizionalista,il mitico Michele Placido ed infine lo zelante magistrato, che cerca di dissuadere il suo anziano padre dallo sposare la sua nuova fiamma, una massaggiatrice poco più che ventenne.
Le vicende si intrecceranno in un vortice scatenato di equivoci e battute, collocando la rappresentazione sempre sopra le righe,con una messa in scena dalle tinte fortemente kitsch,in un ritmo serrato,con gag a raffica e personaggi,"macchiette" molto caricaturali,connotando la storia di un tono fortemente "grottesco".Tuttavia ciò non tragga in inganno,Il regista Lucini ha concepito brillantemente questa commedia, caratterizzandola volutamente, con queste "maschere" eccessive e il risultato è autenticamente divertente, privo di grossolane volgarità e ricco invece di trovate simpatiche.
Vale la pena di sottolinare la prova attoriale di un sorprendente Placido, nelle insolite vesti di un agricoltore ottuso e ignorante,esilarante e indimenticabile la battuta che rivolge ad un incredulo ambasciatore indiano per sanare uno strappo,che si era testè consumato"Vedete io sono stato sempre dalla parte degli indiani, per me, col rispetto parlando, il Generale Custer era uno stronzo!"
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