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Fratellanza. Brotherhood

Regia di Nicolo Donato vedi scheda film

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La recensione su Fratellanza. Brotherhood

di mm40
5 stelle

Fra due neonazisti di un paesino danese scoppia l'amore omosessuale. Il resto del gruppo, scoperta la storia, si accanisce contro la coppia.

 

Amore e ideologia non possono andare d'accordo: libero e imprevedibile per natura il primo, dogmatica e poco incline alla discussione la seconda; la tolleranza, l'accettazione del prossimo e delle sue scelte di vita, poi, è quanto di più distante dalla filosofia destroide in rapida ascesa nei primi anni del ventunesimo secolo. Specie nei Paesi nordici, come nella Danimarca in cui è ambientata questa pellicola, la prima in lungometraggio diretta da Nicolo Donato, di chiare origini italiche e già autore di qualche corto, specie in ambito musicale. Fratellanza - Brotherhood è un'opera che mette a confronto, forse in maniera un po' troppo schematica, artificiosa, i due universi di cui in incipit, cioè quello dell'amore gay e quello dell'ideologia neonazi; la sceneggiatura che il regista ha firmato insieme a Rasmus Birch è sufficientemente approfondita sul versante psicologico, ma pecca nel ritmo con cui la narrazione si sviluppa. Se la prima metà del film, durante la quale conosciamo i personaggi e vengono a crearsi i presupposti per il fulcro della trama, scorre piuttosto rapida e senza intoppi, nella seconda parte la storia si attorciglia però su sè stessa, evidentemente più povera di argomenti, temporeggiando in attesa dell'arrivo della scena madre conclusiva. Bene gli argomenti, già spesso sviscerati dal cinema nordeuropeo, ma impensabili (almeno in questi toni) nel Belpaese, che a ogni modo ha riconosciuto la validità del film premiandolo con il Marc'Aurelio d'oro al Festival di Roma del 2009. Che poi il successo in sala sia stato molto limitato conferma quanto appena sostenuto sulla maturità del cinema (e del pubblico, di conseguenza) nostrano in merito a queste tematiche. Bravi i due interpreti centrali, Thure Lindhart e David Dencik, con ruolo laterale per Nicolas Bro. 5,5/10.

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