Regia di Alessandro Angelini vedi scheda film
Seconda prova di Alessandro Angelini che anche questa volta decide di raccontarci un rapporto padre-figlio di quelli al limite, di quelli intensi, di quelli che non possono lasciare indifferenti.
Nella storia di Antonio e Gabriele c'è una madre assente, una vita di sacrifici, un rapporto d'intesa costruito su sguardi e gesti e cementato dalla comune passione per la boxe, disciplina attraverso la quale il non più giovane cerca il suo riscatto, una specie di rivincita attraverso la preparazione del suo erede. Il destino però è beffardo come non mai e nonostante un protezionismo maniacale, Antonio perde Gabriele in uno stupidissimo incidente e viene letteralmente annientato dal dolore. Da qui ha inizio il calvario di un uomo divorato dai sensi di colpa che non riesce a riappacificarsi con sè stesso e che, nel tentativo di elaborare il proprio lutto, seguirà il cuore espiantato del figlio da Fiumicino a Gorizia dove incontrerà la tanto agognata possibilità di redenzione. Girato con estro e molta attenzione per i dettagli, "Alza la testa" è un film che ha forse il difetto di cercare con troppa enfasi l' effetto drammatico ma che trasuda, al tempo stesso, passione e partecipazione ad ogni fotogramma e si allontana con eleganza dal prodotto medio di genere e da tutti i suoi clichè. Monumentale e commovente la prova di Castellitto preamiato come miglior interprete al festival di Roma 2009.
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