Regia di Danis Tanovic vedi scheda film
Intensa interpretazione per Colin Farrell, protagonista assoluto di questa storia che parla di vittime di guerra, non i morti, ma i vivi, coloro che alla guerra sopravvivono anche senza ferite esteriori, ma con dentro shock e traumi che non si potranno più cancellare.
Ambientato in Kurdistan nel 1988, si prende spunto da una delle incursioni fotoreportistiche effettuate da due fotografi inglesi nel corso di una delle tante guerre in cui si sono avventurati per documentarne gli orrori, ma il ritorno sarà stavolta più amaro e crudele del solito.
Tra gli attori da menzionare l'ottima parte di un mostro sacro quale Christopher Lee, efficace nella parte del "purificatore spirituale".
Nella frase di Platone alla fine del film si trova tutto quello che c'è da sapere sulla storia narrata: "Solo i morti hanno visto la fine della guerra".
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