Mark Walsh, un giovane fotoreporter di guerra, torna a New York dopo essere stato lievemente ferito in una missione in Kurdistan. Ha passato un periodo molto duro in un ospedale del luogo, ma la ferita subita, e ciò che ha vissuto, non sembrano giustificare il turbamento che sta vivendo. Sua moglie, preoccupata dai suoi strani comportamenti, deve anche occuparsi di tranquillizzare Diane, la moglie di un collega di Mark disperso nella stessa area dove si trovava Mark. Elena inizia quindi a cercare di aiutare Mark e al tempo stesso deve capire cosa sia successo davvero a lui e al suo collega.
Note
Tanovic, sopravvalutato fin dal suo Oscar, si perde in un film che non prende mai una strada chiara, che arriva persino a mescolare e comparare le nefandezze franchiste alla tragedia curda, per un noir bellico-esistenziale in cui il finale fa acqua da tutte le parti.
Straziante metàfora sull'inutilità dei conflitti e sulla, non meno, perversa azione di cronaca, spesso complice indiretta dell'orrore. Grandioso Colin Farrell (pure co-produttore del film) e una rivelazione, tardiva, quella di Christopher Lee: attore disperso in passato nel ruolo, limitativo, di Dracula.
Un film che precipita miseramente nel terreno minato dello psicodramma cinematografico ovvio e prevedibile e che, nonostante la portata davvero tragica del dramma che si sta consumando, ci fa affondare definitivamente nelle sabbie mobili dell’indifferenza.
Il film indaga le inquietudini di Mark, fotoreporter da ormai dodici anni in giro per gli scenari di guerra nel mondo. Dovrà sottoporsi a una dolorosa analisi dell'anima.
Spiazza l' ultimo lungometraggio di Danis Tanovic, lascia in bocca quel sapore amaro tipico dell' opera incompiuta, dell' occasione sprecata. Di guerra, ci aveva già parlato nel suo promettente esordio "No man's land" e qui torna in argomento ponendo sullo sfondo un conflitto del quale non si parla certo tutti i giorni : quello curdo. Questa volta, però,… leggi tutto
STUPENDO...IL TITOLO DICE TUTTO, TRADOTTO SIGNIFICA "URGENTE VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DEL FERITO", QUINDI TUTTO RUOTA SULLA SCELTA DI CHI POTER SALVARE E CHI LASCIAR MORIRE TRA I FERITI, PER PORRE FINE ALLE LORO SOFFERENZE...UNA PELLICOLA CHE METTE MOLTO IN RISALTO L'EUTANASIA MA ANCHE IL MESTIERE DI CHI RISCHIA LA PROPRIA VITA IN UN PAESE, IL KURDISTAN, SEMPRE SOTTO… leggi tutto
Dovremo “pesantemente” ridimensionarlo alla fine, questo Danis Tanovic, sopravvalutatissimo (ora possiamo ben dirlo, visti i successivi esiti) per il suo indubbiamente interessante esordio con No Man’s Land (una “fortunata” coincidenza? è certamente un eufemismo, il mio, e non vorrei sembrare irriverente, ma sicuramente molto ha contato la tragicità… leggi tutto
Triage è l'ultimo lavoro di Tanovic, il regista premio Oscar per No man's land. E' un film di guerra che più che concentrarsi sul conflitto ivuole analizzare gli effetti devastanti che può causare l'esserne stati testimoni. La storia narra la vicenda di due reporter di guerra nel Kurdistan del 1988. Uno vuole tornare a casa per la nascita del figlio, l'altro, al contrario,…
VOTO : 6+.
Raramente mi capita di imbattermi in film come questo “Triage” che ti lasciano una gamma molto ampia di sensazioni che spaziano da quelle più positive a quelle più negative.
Un contrasto evidente che può sfociare comunque in amore incondizionato, ma anche in odio profondo, nel mio caso mi fermo a metà strada.
Mark (Colin Farrell) e David…
Intensa interpretazione per Colin Farrell, protagonista assoluto di questa storia che parla di vittime di guerra, non i morti, ma i vivi, coloro che alla guerra sopravvivono anche senza ferite esteriori, ma con dentro shock e traumi che non si potranno più cancellare. Ambientato in Kurdistan nel 1988, si prende spunto da una delle incursioni fotoreportistiche effettuate da due fotografi…
Più che perplesso, credo di potermi dichiarare irritato.
Il mio disappunto nasce dal fatto che mi ostino a dare ancora credito a Tanovic (pagando dei soldi per andare a vedere le sue opere) immaginando sempre una possibile resurrezione che non arriva.
All’atto pratico infatti una sola ciambella gli è riuscita ben lievitata e “col buco”: No Man’s Land,…
Spiazza l' ultimo lungometraggio di Danis Tanovic, lascia in bocca quel sapore amaro tipico dell' opera incompiuta, dell' occasione sprecata. Di guerra, ci aveva già parlato nel suo promettente esordio "No man's land" e qui torna in argomento ponendo sullo sfondo un conflitto del quale non si parla certo tutti i giorni : quello curdo. Questa volta, però,…
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Commenti (6) vedi tutti
Qualche punto leggermente meglio mentre altri assai poco confortanti : Film da dimenticare.voto.3.
commento di chribio1Straziante metàfora sull'inutilità dei conflitti e sulla, non meno, perversa azione di cronaca, spesso complice indiretta dell'orrore. Grandioso Colin Farrell (pure co-produttore del film) e una rivelazione, tardiva, quella di Christopher Lee: attore disperso in passato nel ruolo, limitativo, di Dracula.
commento di undyingUn film che precipita miseramente nel terreno minato dello psicodramma cinematografico ovvio e prevedibile e che, nonostante la portata davvero tragica del dramma che si sta consumando, ci fa affondare definitivamente nelle sabbie mobili dell’indifferenza.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Il film indaga le inquietudini di Mark, fotoreporter da ormai dodici anni in giro per gli scenari di guerra nel mondo. Dovrà sottoporsi a una dolorosa analisi dell'anima.
commento di almodovarianaPurtroppo l'unico difetto è che la storia - e relativo finale - sono già stati visti e rivisti decine di volte al cinema. Ma Farrell è molto bravo.
commento di Ewanemozionante come film, molto bello
commento di RossanaVinci