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L'uomo che verrà

Regia di Giorgio Diritti vedi scheda film

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La recensione su L'uomo che verrà

di supadany
8 stelle

VOTO : 7,5.

Per i registi l’opera seconda rappresenta una sorta di spartiacque (molto spesso è un amaro risveglio) per capire realmente di che pasta sono fatti e in questo caso possiamo rallegrarci, perché Giorgio Diritti conferma di avere le idee chiare e di saper davvero fare cinema di qualità.

Segue qui il quotidiano affanno di una famiglia di contadini, con i loro stenti, le loro abitudini, i loro sani principi (un posto, magari non caldo, c’è sempre per tutti).

Sullo sfondo la seconda guerra mondiale, con i tedeschi spietati dominatori e assassini e i partigiani alle prese con la loro battaglia.

A seguito di un loro attacco ai tedeschi, la rappresaglia degli stessi sarà spietata come poche, dando vita ad una pagina di disumana violenzia, l’eccidio di Marzabotto.

Diritti ci mette un gran cura nel confezionare un insieme in cui spesso le immagini sono tanto semplici quanto splendide; legato profondamente alla terra, come già nel suo fortunato esordio, riesce ad incesellare scorci di natura spettacolari, dimostrando che quando si possiede il gusto le scenografie migliori si possono trovare anche con poco.

Queste suggellano così un’affascinante rapporto uomo-terra, curatissime infatti sono non solo le ambientazioni, ma ottimo è l’uso del dialetto, mentre anche i volti sono decisamente attinenti alla realtà rurale e mai banali, anche quando sono offerti da attrici collaudate (vedi le brave Maya Sansa e Alba Rohrwacher).

Insomma il regista racconta un accadimento che già di suo aveva tutto per lasciare un segno deciso, ma in più ci aggiunge sostanza oggettiva.

Ed anche la storia romanzata, utilizzata per completare l’insieme, funziona con una bambina (sorprendente l’attrice scelta) che di fronte all’orrore che gli sta portando brutalmente via l’intera famiglia, dimostra una forza d’animo elevatissima per salvare il fratellino (l’uomo che verrà) appena venuto al mondo.

Gran bel film, quasi ottimo, conferma di un talento cristallino venuto in superficie un po’ tardi, ma che con ogni probabilità saprà regalarci altre pagine importanti per il nostro cinema.

Per una volta il contributo statale è stato usato a proposito (capita).

Su Giorgio Diritti

VOTO : 7,5.
Mette al servizio di un accadimento drammatico, quanto di buono aveva già mostrato all'esordio.
Un bel passo in avanti, la conferma di un talento particolare che speriamo sappia farsi valere in futuro.
Le premesse ci sono ormai tutte.

Su Maya Sansa

VOTO : 7.
Brava, determinata e scrupolosa, si cala molto bene nel contesto storico e geografico.

Su Claudio Casadio

VOTO : 7.
Volto perfetto per la parte.

Su Alba Rohrwacher

VOTO : 7.
Talento da vendere, ma la cosa più importante è la sua attitudine nel scegliere progetti importanti, come questo, dove serve davvero saper recitare.
Sempre più una certezza.

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