Regia di Michael Mann vedi scheda film
e' la versione embrionale del "Silenzio degli Innocenti": ma se il film di Demme utilizzera' il thriller come strumento per una complessa e approfondita indagine sociopsicoantropologica della presenza del Male nella nostra civilta', il bel film di Mann resta un buon esempio di cinema della suspence. Il meccanismo non ha certo la perfezione di un'opera di Hitchcock, ma l'abilita' tecnica di Mann di vede nelle singole scene (anche grazie ai suggestivi cromatismi della fotografia di Spinotti). Il discorso tematico sul voyerismo, sulla reversibilita' del Bene nel Male e sulla componente religiosa non e' sviluppato appieno, ma tutto sommato il film e' interessante
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