Regia di Michael Mann vedi scheda film
Quanto è doloroso il morso di Dente di Fata.Non mi è dispiaciuto il remake apocrifo intitolato Red Dragon,nato piiù che altro per battere ancora una volta cassa con uno dei personaggi psicopatici più di successo sul grande schermo.Ma in confronto a questo perde gran parte della sua ragione d'esistere essendone quasi una copia fotostatica rifatta solo con un cast di nomi altisonanti.Che qui non c'erano.O meglio il Petersen era all'epoca attore assurto a una certa notorietà per lo splendido Vivere e morire a Los Angeles di Friedkin dell'anno precedente ma sostanzialmente il cast,peraltro di magnifica efficacia,anche con un giovanissima Joan Allen nella parte della non vedente,era formato da attori sicuramente non divi al box office.E proprio per questo credo che questo film la cui fama è aumentata paurosamente col passare degli anni e col successo sempre in ascesa di Michael Mann,non sia ricordato abbastanza.E' tratto da un romanzo di Harris caratterizzato da una prosa piuttosto nervosa e molto concreta,i personaggi sono tagliati con l'accetta,anche la figura sfuggente del killer risulta abbastanza monodimensionale anche nell'incontro con la non vedente che comunque lo accetta a differenza degli altri.Mann invece lavora di cesello sulle sensazioni e sulle immagini ,mette al centro di questo film la figura del detective con la sua bella deriva esistenziale e mette al centro di tutto soprattutto l'indagine.Si basa sull'assunto che gli estremi si tocchino all'infinito e come afferma il personaggio di Lecter,in fondo il detective e il killer sono uguali.E infatti si riesce a risolvere tutto immedesimandosi nella mente del killer.Qui la figura di Lecter pur fondamentale ha poco spazio ma vedendo Cox non posso fare a meno di notare le analogie con il Lecter recitato da Hopkins,il quale sicuramente avrà studiato ben bene questo film.La regia è avvolgente e sinuosa,un tuttuno con le splendide musiche con sequenze ad effetto,le immagini sono patinatissime grazie anche alla fotografia di grande pregio importantissima per un film con molte sequenze in notturna come questo,ma non si ha mai l'impressione di formalismo fine a se stesso...un altro grande thriller da Mann
non male
il suo Lecter già mette grande paura
carina anche se marginale
nonsarà un grandissimo attore ma funziona egregiamente
regia inattaccabile come al solito
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