Regia di Michael Mann vedi scheda film
La prima, e migliore in assoluto, riduzione cinematografica del romanzo di Thomas Harris (Il delitto della terza luna).
Un pluriomicida, definito dai giornalisti "Dente di fata", nelle notti di plenilunio massacra intere famiglie. Per tentare di identificarlo viene richiesto il supporto di William Graham (William Petersen), ex agente dell'FBI ritiratosi dopo aver contribuito alla cattura di un pericoloso serial killer, Hannibal Lecktor (Brian Cox). Immerso nella nuova indagine, Graham affronta una corsa disperata contro il tempo - ricorrendo vanamente anche all'aiuto dello stesso Lecktor - nel tentativo di risalire all'identità dell'assassino. Quest'ultimo, il fotografo Francis Dollarhyde (Tom Noonan), sembra però essere distratto dai suoi propositi dall'incontro casuale con Rebac (Joan Allen), una cieca della quale s'innamora.
"Ha tagliato la gola di Charles Leeds mentre era nell'atto di sollevarsi e ha sparato alla signora Leeds. Foro d'entrata a destra dell'ombelico, ma è morta in seguito per strangolamento. Dalla ferita d'arma da fuoco, il tasso medio di serotonina e il notevole aumento di stamina indicano che è sopravvissuta cinque minuti dopo lo sparo. Le altre ferite le sono state inferte dopo la morte. La direzione e l'intensità degli schizzi di sangue sulla parete est indicano zampillo arterioso. Il signor Leeds ha cercato di fermarlo prima che arrivasse alla camera dei bambini. Il sangue sulla parete ovest della camera da letto e la fitta trama di gocce sulla moquette rimangono inspiegabili, come del resto il lieve segno di laccio sul torace del signor Leeds, provocato forse dopo la sua morte. Cosa può aver fatto con i loro corpi?"
(William Graham)
Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986): Tom Noonan
Brillante produzione targata De Laurentiis, che avrebbe dovuto dirigere David Lynch ma, in seguito al suo ritiro, per curiosa coincidenza [1] è invece stata condotta da un ispiratissimo Michael Mann, anche autore della superba sceneggiatura e operatore alla macchina (assieme ad Enrico Lucidi). È questa la prima e inarrivabile versione cinematografica ispirata dal racconto Red dragon ("Il delitto della terza luna") di Thomas Harris, alla quale faranno seguito Il silenzio degli innocenti (Jonathan Demme, 1991), Hannibal (Ridley Scott, 2001) Red dragon (Brett Ratner, 2002 - vero remake di Manhunter) e Hannibal Lecter. Le origini del male (Peter Webber, 2007). Mann riesce a realizzare un film tecnicamente perfetto che colpisce in maniera particolare per la grande sensibilità con cui tratta l'argomento, ponendo in scena personaggi commoventi, ottimamente rappresentati da attori in stato di grazia (memorabili in particolare i tre caratteri principali, interpretati da William Petersen, Brian Cox e l'impressionante Tom Noonan). A rendere unica la visione del film contribuiscono con ottimi brani musicali Michel Rubini, il complesso The reds, gli Iron butterfly (In a gadda da vida) e, non accreditato, Klaus Schulze (con il brano Freeze presente in Angst). Film indimenticabile, meno celebre dei successivi adattamenti ma probabilmente il migliore in assoluto dell'intero lotto.
Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986): Brian Cox
Il mostro di Firenze e Manhunter: due pellicole legate a "doppio" filo
Sarà forse solo frutto di coincidenze, ma alcune soluzioni narrative presenti in Manhunter sembrano essere contenute in una pellicola italiana di qualche mese precedente. Il mostro di Firenze (1986), diretto da Cesare Ferrario, presenta uno scrittore (Leonard Mann) frequentare i luoghi dei delitti per cercare di entrare nella contorta psicologia del killer. Cosa che lo apparenta in maniera simbiotica a William Graham, protagonista di Manhunter. La similitudine tra i due personaggi è forse da ricercare nello scritto originale di Thomas Harris, autore del racconto e celebre per essere stato, durante la realizzazione di Hannibal (2001), presente ad alcune udienze sul processo del "mostro di Firenze".
Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986): Stephen Lang
100 pallottole d'Argento [2]
Dario Argento presenta: Manhunter
"Uno dei più bei film di questo tipo che siano mai stato realizzati. Per la perfezione delle recitazioni, i colpi di scena e il testo di Thomas Harris, lo stesso che ha ispirato Il silenzio degli innocenti. La storia è identica: un assassino uccide intere famiglie nelle notti di plenilunio e un agente dell'FBI deve cercare di catturarlo. Ma l'assassino è molto astuto, furbo, intelligente. Per cercare di intuire le sue mosse, l'agente dell'FBI si rivolge ad Hannibal Lecktor (non Lecter come ne Il silenzio degli innocenti), interpretato da Brian Cox (non Anthony Hopkins) che gli dà alcune indicazioni. Il film è assolutamente da vedere, per quanto molto ben realizzato. All'inizio doveva intitolarsi come il romanzo di Thomas Harris - Red dragon - ma Dino De Laurentiis aveva appena prodotto L'anno del dragone di Michael Cimino che ebbe un grande insuccesso e allora, superstizioso com'era, non volle più sentire la parola dragone, cambiando il titolo in Manhunter. Michael Mann è un regista molto interessante. All'inizio della carriera si è cimentato nella direzione di serie televisive tipo Miami vice. È sempre insoddisfatto dei suoi film, li monta e li rimonta. Di Manhunter esistono ben tre differenti versioni. Di Thomas Harris vorrei raccontare un ricordo personale. L'ho incontrato in un ristorante a Roma, quando mi interessavo alla storia del mostro di Firenze. Lui era venuto in Italia per seguire una parte delle udienze ed era ironico sull'atteggiamento della stampa italiana nei confronti del caso. Era sorpreso dal fatto che nessuno credeva che Pacciani fosse l'assassino. Diceva: 'Voi italiani non potete immaginare che una persona così volgare possa essere l'autore di delitti così ben fatti, ben costruiti, e quindi vi rifiutate di credere che lui sia l'assassino. Ma, secondo me, è lui l'assassino'."
Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986): William Petersen
Curiosità
Nel dare spessore al profilo psicologico del dottor Lecktor, Brian Cox ha affermato di essersi ispirato (per movenze, posture e modo di dialogare) alla reale figura del serial killer scozzese Peter Manuel. [3]
La distribuzione turca di Manhunter ha qualcosa di eccentrico, essendo stato il film sponsorizzato come Tuzak, con una locandina in stile "Avo Film" sulla quale appare la pornostar hawaiana Kascha Papillon (ovviamente assente nel film) ed il nome della protagonista sbagliato (Criest anziché Greist). [4]
Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986): William Petersen, Stephen Lang
Citazioni
"Mio caro dottor Lecktor, volevo dirle che sono fiero del fatto che lei si stia interessando a me. So che solo lei può capire in cosa mi sto trasformando. Solo lei sa che le persone di cui mi servo per il raggiungimento dello scopo, sono elementi complementari che alimentano la radiosità della mia trasformazione, così come brucia la fonte di ogni luce."
(Dente di fata)
"Non la creiamo noi la nostra natura. Ce la consegnano insieme ai polmoni, al pancreas e a tutto il resto. Perché combatterla? Perché non si dovrebbe provare piacere ad uccidere? Fa tanto piacere a lui, che lo fa continuamente. Dio è straordinario: mercoledì scorso, nel Texas, ha fatto cadere il tetto di una chiesa su 34 fedeli che si prostravano a cantare inni alla sua grandezza. Non credi che abbia provato piacere? Si prova piacere, perché Dio ha il potere. E se uno facesse quel che Dio fa continuamente, diventerebbe simile a lui. Lui è un campione: l'anno scorso si è preso 140 filippini in un incidente aereo; in Messico, col terremoto, qualche migliaio."
(Hannibal Lecktor)
NOTE
[1] Il cognome del regista Mann, simile al titolo del film (Manhunter) ha condizionato la scelta del superstizioso produttore.
[2] Puntata del 06/09/2012, trasmessa su Rai Movie.
[3] Imdb.
[4] "Nocturno Cinema" n. 99 (card da collezione rimovibile).
Manhunter - Frammenti di un omicidio (1986): Joan Allen
Strong as I am (OST)
Strong as I am
(Lirica)
"Padre guarda nei miei occhi
Guardami come sono davvero
Tu mi hai fatto
Ora prendimi ...
Dimmi come ci si sente ora
Ecco che la carne è diventata maggiorenne
Mi hai abbandonato, mi distruggerai ...
Padre!
Forte come sono
C'è qualcosa in questa cosa che mi spaventa
Forte come sono
C'è qualcosa in questa cosa che mi tenta
Forte come sono
C'è qualcosa in questa cosa che mi ossessiona
Forte come sono
C'è qualcosa in questa cosa che mi insulta
Mamma permettimi di guarirti
Il vostro dolore è durato troppo a lungo
Abbandonalo ... ti uccide
Guardami come ti sento
L'amore che non volevi condividere cresce stanco di aspettare
Forte come sono
C'è qualcosa in questa cosa che mi spaventa
Forte come sono
C'è qualcosa in questa cosa che mi tenta
Forte come sono
C'è qualcosa in questa cosa che mi ossessiona
Forte come sono
C'è qualcosa in questa cosa che mi insulta
Li lascerò mai? Io dico di no.
Mi chiedono: 'Vuoi lasciarci?' ... Io dico ... no'."
Manhunter: Tom Noonan
"È chiaro ed evidente che il male si insinua nell'uomo più profondamente di quanto suppongano i medici-socialisti. In nessun ordine sociale si sfuggirà al male e l'anima umana non muterà: l'aberrazione e il peccato scaturiscono da lei stessa."
(Fëdor M. Dostoevskij)
Trailer
F.P. 02/02/2022 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 120'06")
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Intirigante l'accostamento al film di Ferrario anche se secondo me la differenza è notevole fra i due personaggi, quando scrissi la recensione di quel film non avevo ancora visto la versione completa che si trova ora su you tube e devo dire che anche se la sostanza non cambia la versione completa merita almeno mezza stella in più.
Secondo me Manhunter non è un film da 5 stelle, 4 sicuramente, il difetto maggiore è da attribuire alla caratterizzazione di Lektor troppo poco inquietante e per certi aspetti inappropriata, Hopkins lo ha centrato in pieno il ruolo, qui chi è una spanna sopra tutti è un grandioso Tom Noonan.
Prova a leggere la mia rece su Il mostro di Firenze che secondo me è un film coraggioso e per niente irrispettoso riguardo la vicenda, son curioso di sapere il tuo giudizio sul film e la rece.
........ahhh dimenticavo: per me Pacciani non era assolutamente il MdF
Da Il silenzio degli innocenti in poi in effetti è diverso il ruolo di Hannibal che diventa addirittura protagonista nei sequel, in particolare Hannibal e Le origini del male. Già qui però Brian Cox ne traccia un profilo molto efficace. Sicuramente sono d'accordo con te: in assoluto, l'interpretazione di Tom Noonan è strepitosa. Il mostro di Firenze, delle tre versioni cinematografiche italiane dell'epoca, è quello che ha tentato un approccio meno sensazionale, senza puntare all'effetto gore: un altro elemento che lo fa accostare a Manhunter, assieme alla sua vaga ispirazione letteraria (il libro di Mario Spezi, dall'omonimo di titolo). Lo vidi molto, troppo, tempo fa in vhs e lo ricordo terribilmente tagliato. All'occasione lo riguarderò volentieri, non era infatti un brutto film. Quanto a Pacciani, anch'io la penso come te: ma come direbbe Thomas Harris, noi "siamo italiani".
Grazie per il gradito e puntuale intervento.
Ciao
Davvero esaustiva la tua recensione, complimenti
Ma il film lo merita, secondo me uno dei migliori thriller della storia del cinema, uno di quelli che porterei su un isola deserta, uno di quelli che se tutti il resto fosse feccia , da solo giustificherebbe l'invenzione del cinema.
Uno dei film della mia vita, come quasi tutti quelli di Michael Mann.
E poi Petersen per sempre nel cuore
Sono d'accordo. Un capolavoro nel vero senso della parola, in grado di emozionare a distanza di oltre 35 anni tanto quanto al tempo dell'uscita. Un film che non perde qualità con il trascorrere del tempo.
Grazie per il commento :)
Ciao Fabio, concordo totalmente con la tua recensione. Il film è un capolavoro che meriterebbe di essere tenuto maggiormente in considerazione.
Vero. In genere gli si preferisce il buon (ma per me di poco inferiore) Il silenzio degli innocenti.
Grazie per essere passato da queste parti.
Ciao
Un capolavoro assoluto, alla pari della tua esaustiva e condivisibile recensione. Bravissimo Fabio.
L'occasione mi è gradita per farti i miei migliori auguri di buon Natale.
A presto! :-)
Il miglior, anche se meno conosciuto, thriller ispirato dal racconto di Thomas Harris.
Buon Natale anche a te, Antonio.
Ciao
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