Regia di Gary Fleder vedi scheda film
VOTO : 6,5.
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Scelta strana se si considera che il protagonista è un attore di medio richiamo come Dennis Quaid ed il regista è Gary Fleder che è uno che ci sa fare.
Infatti il film, pur perseguendo una linea programmatica piuttosto scontata, è abbastanza equilibrato ed ha tutto per piacere parecchio al pubblico medio sempre alla ricerca di storie emozionanti dove successi e rovine si alternino con costanza.
La storia è concentrata su di un ragazzo di colore che gioca a football nei tempi di Luther King ed è allenato da Quaid.
I pregiudizi si sprecano, il suo talento è cristallino e riuscirà così ad emergere, ma a quel punto l'happy end non è più tanto scontato e non mi sembra giusto andare oltre.
Tutto molto pulito, sani sentimenti e spirito americano melassissimo, che può dar fastidio a chi proprio non apprezza un sentimentalismo che sarà esasperato, ma è anche funzionale ad un film che quello vuole offrire.
Convincente Quaid, ne panni del "buon" americano, per un film che funziona, ma non fa niente per uscire dai binari dell'ovvietà.
Personalmente comunque mi ha coinvolto e parzialmente soddisfatto.
VOTO : 6,5.
Molto preciso, molto ordinario ed un pò fuori dal genere che predilige (thriller).
Per me ci sta dentro, certo rischia di risultare un tantino falso, ma il lavoro d'insieme è ben amalgamato.
VOTO : 6++.
Discreto.
VOTO : 6/7.
Un ruolo che gli si addice in maniera particolare, quindi da un contributo egregio alla pellicola.
VOTO : 6.
Soddisfacente.
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Personalmente sarei stato meno clemente: concordo con quello che dici ma questi film sportivi di ambientazione storica su sfondo razzista si somigliano ormai tutti tanto da non riuscire più a distinguerli. Qui Fleder non si sforza minimamente di cambiare il tradizionale meccanismo degli eventi e, come scrivi tu, il sentimentalismo arriva a dosi difficilmente sopportabili. Certo c'è un innegabile coinvolgimento ma a conti fatti davvero poca roba. Stranamente negli Stati Uniti è stato un discreto flop. Ciao Dany
Capisco perfettamente il tuo punto di vista, diciamo che questo tipo di film mi garba, anche se so perfettamente quello che andrò a vedere, tanto più che nella sua prevedibilità accentuata mi è parso ben orchestrato (nel suo piccolo si intende). Ciao Stefano!!
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