Regia di Marcello Pagliero, Roberto Rossellini vedi scheda film
Una ragazza, costretta a prostituirsi, avrebbe l’occasione per rifarsi una vita accanto a un brav’uomo ma deve subire i ricatti del cognato invaghito di lei. Film iniziato da Rossellini nel 1943 e terminato dopo la guerra da Marcello Pagliero (l’ingegnere di Roma città aperta): poteva essere un buon melodramma neorealista, ma dopo le varie manipolazioni subite mostra evidenti scompensi interni. Dice bene il Morandini: “così com’è, sembra solo una brutta copia di Ossessione di Visconti”.
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