Regia di Woody Allen vedi scheda film
Ottimo Allen,meno comico, più introspettivo
Quadrangolo sentimentale, ingarbugliato ,il protagonista,un Allen 42 enne,autore televisivo, convive con una diciassettenne,ma s'innamora dell'amante dell'amico,un'intellettuale cervellotica,che prima ricambia,poi però ritorna sui suoi passi, scombinandogli i programmi.Nel frattempo è perseguitato dal libro biografico, scritto dalla sua ultima moglie, che mette in piazza i dettagli più scabrosi della sua relazione.Allen e Keaton in tandem, sono stati una coppia artistica molto affiatata e hanno partecipato ai lavori più riusciti del regista newyorchese.Il film pigia il pedale del sentimentalismo, seguendo soprattutto una linea intima e introspettiva,costruito su una sceneggiatura malinconica, con un bianco e nero che sposa egregiamente questo registro narrativo,sullo sfondo di una Manattan quanto mai suggestiva e stuggente,che è sempre stata "un pallino"di Allen.Non mancano battute al vetriolo,marchio di fabbrica del geniale folletto,"Sei sempre stato megalomane,dicevi di essere come Dio,Beh a qualche modello dovevo pure ispirarmi"però nel complesso il tono è molto sommesso e contenuto e punta più sull'elaborazione di rapporti sentimentali complessi, anzichè rilanciare la sua vis comica scoppiettante.
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