Regia di Nacho Vigalondo vedi scheda film
Hector 1,2,3....?....Per prima cosa lasciatemi ringraziare a caratteri cubitali l'amico carlos brigante che si è adoperato in tutti i modi per farmi godere della visione di questo piccolo grande film.Piccolo dal punto di vista del budget,grande dal punto di vista della qualità.E'un viaggio nella follia quello intrapreso dal tranquillo uomo qualunque Hector nella sua villetta di campagna.Comincia a scrutare con un binocolo nella boscaglia e quello che vedrà cambierà la sua vita.Forse definitivamente.Il forse è d'obbligo in un film come questo che lavora di fino sulla percezione e sulle diverse prospettive mediante le quali possiamo inquadrare uno stesso avvenimento.Il vascone in cui si immerge il Hector perchè inseguito da un fantomatico essere bendato è solo il primo gradino verso la sconnessione della curva temporale.Perchè quel vascone è un prototipo di una macchina del tempo che riporta indietro di poche ore.E si intrufola nelle pieghe dei paradossi temporali.La spiegazione del meccanismo del film sta tutta in quel disegno dietro il calendario.Il tempo procede in maniera sinusoidale e dalla sinusoide successiva si può guardare in quella precedente come se si fosse affacciati ad una finestra.Una spiegazione tanto semplice quanto affascinante.Il primo Hector progressivamente vede disgregarsi il suo futuro,capisce che cosa può venir fuori da quella vasca,guarda con orrore a quel suo passato prossimo che ha stravolto il suo presente e che pone praticamente una pietra tombale sul suo futuro.Oppure no.Ma tutti gli interventi che cerca di fare si traducono in conseguenze sempre più nefaste e sempre più a largo raggio.Un po'come una reazione a catena.E l'ultimo Hector se ne rende perfettamente conto anche se volutamente vengono lasciati diversi punti interrogativi.Questo è il classico film impossibile da raccontare,irriguardoso svelare più di tanto perchè è fonte di continue soprese,uno di quei film che ti obbligano a ripensare a tutto quello che hai visto appena sono partiti i titoli di coda.Un film che vive del suo meccanismo delicato (perchè parlare di paradossi temporali senza incartarsi è difficilissimo) ma che non perde tempo a specchiarsi,un film low budget di genere trasversale che va dal thriller all'horror alla fantascienza.E il personaggio di Hector è l'epitome della poliedricità....
è nata una stella?
ottimo
non male
molto bella
si ritaglia la parte del ricercatore barbuto
se non ho letto ,male è la controfigura di Hector
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