Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
VOTO : 6/7.
La prima sensazione che mi è venuta in mente dopo aver visto questo film, anche se per dirla tutta ci ho pensato già dopo i primi cinque minuti, è che il talento figurativo e rappresentativo di Refn è davvero sconvolgente, più unico che raro (il che di questi tempi avari è già tanta “roba”).
Magari ancora un po’ grezzo e ruvido, ma l’estro va di pari passo con la follia del personaggio che insegue e pedina sempre da molto vicino.
Michael Petersen (Tom Hardy) è un uomo violento che già giovanissimo finisce in prigione per una rapina.
Da qui partirà un iter di azioni sconsiderate, la libertà sarà solo fugace e la sua indole solo parzialmente nascosta da un amore che quando non sarà più corrisposto lo vedrà ritornare nel suo “albergo” preferito ovvero la prigione, dove sta quasi sempre in isolamento visto il suo “vizietto” di prendere in ostaggio le guardie.
Refn conferma di possedere un talento fuori dai canoni consolidati, siano essi classici o più moderni, accostando il sublime ed il “basso” senza mezzi termini.
Certo il suo racconto, per quanto la storia di Michael Petersen, alias Charles Bronson, sarebbe tra le più lineari possibili, segue strade impervie con escursioni d’autore (le scene in teatro, applausi!), non proprio tra le più facili da recepire.
Ecco probabilmente sotto questo punto di vista si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio (o almeno lo avrei gradito), ma tutto il resto, tra sangue, follia e ghigni beffardi di Bronson (istrionica e sconvolgente l’interpretazione di Tom Hardy), siparietti dai quali non sai mai cosa aspettarti, direi che siamo davanti ad un’opera, probabilmente lontana dalla perfezione, ma anche di tutto rispetto.
Infine è doveroso rimarcare una colonna sonora che propone un po’ di tutto, spaziando da pezzi immortali ad altri più orecchiabili, ma che convince (e trascina) dall’inizio alla fine (questo anche perché assai presente).
Dunque direi che trattasi di un film interessante e da vedere in quanto per nulla convenzionale, il che non vuol automaticamente dire che possa per forza piacere (e nemmeno mi stupisco di vedere che le opinion a riguardo sono le più disparate).
Alternativo e talentuoso.
VOTO : 6/7.
Mette in evidenza un talento fuori dal comune, probabilmente ancora da smussare, ma ricco di pregi.
VOTO : 7,5.
Interpretazione maiuscola.
Istrionico, sopra le righe, davvero impressionante.
VOTO : 6++.
Volto che non passa inosservato.
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