Regia di Kenny Ortega vedi scheda film
A vederlo al cinema all'epoca della sua uscita quando Michael Jackson era morto ancora da poco devo dire che faceva tutt'un altro effetto da quello che invece fa adesso nel riguardarlo...
Come documentario sulla musica e sullo stile di ballo di Michael Jackson non è tutta questa gran cosa. E' mediamente approfondito sulle tecniche usate dal re del pop, ma la narrazione è veramente mediocre e non ne traspare molta anima. Le interviste scelte e mostrate inoltre non sono poi così interessanti, mentre le coreografie non sono eccezionali (personalmente posso dire di aver gradito di gran lunga quelle del Dangerous Tour), ma in compenso, perlomeno le scenografie sono davvero spettacolari e ben create.
Questo This is it non è un concerto vero e proprio, ma solo un insieme di prove ed allenamenti di quello che sarebbe stato l'ultimo tour di Jackson che durante il training, le coreografie le marcava e basta apparendo un po' fiacco ed ovviamente non più in grado di dare il massimo. E' stato impressionante vederlo ridotto quasi ad uno scheletro mentre cantava talvolta a casaccio i versi delle sue canzoni più note senza neanche ricordarle più bene a memoria (infatti, mentre le seguivo canticchiavo ricordandole meglio io di lui, il che è assai triste). Nonostante tutto però, ha saputo dimostrare che la classe non è acqua e ha replicato abbastanza degnamente, col suo stile di sempre, le solite mossette e le solite trovate di scena. Personalmente però, ho apprezzato molto il modo in cui stava preparando i prologhi dei pezzi Smooth Criminal e Thriller. Non ho apprezzato per nulla invece - per non dire che mi ha proprio infastidita - il modo calcolato e scontato con il quale si preparava ad essere riaccolto dal pubblico, tipo quando dopo aver cantato alcuni versi di Speechless, esprime meccanicamente uno dei suoi tipici "I love you" ad un pubblico che non c'era ancora... penso che certe espressioni o manifestazioni di affetto debbano venire al momento in maniera spontanea e naturale senza esser programmate prima poichè non sono di certo parte di una sceneggiatura... comunque, a prescindere dai suoi difetti e pregi, è innegabile che Michael Jackson rappresenti una parte rilevante della storia della musica. R.i.p.
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