Regia di François Ozon vedi scheda film
Una tossicodipendente, scampata a una dose di eroina tagliata male che è costata la vita al compagno, scopre di essere incinta. La madre di lui preme per farla abortire, ma lei decide di tenere il bambino, inizia a disintossicarsi e si rifugia in una casa al mare, dove la raggiunge il fratello del morto. Il solito Ozon: fa intravedere una storia intrigante, poi però lascia parzialmente delusi. Nel caso specifico: il film approda a un finale spiazzante, ma in fondo non molto diverso da quello che ci si aspetta; e allora viene da chiedersi se non sia stato solo un rimescolamento di carte un po’ gratuito. Forse è più che altro una questione di pelle: Ozon è bravo, ma sa troppo bene di esserlo e rischia di risultare antipatico come tutti i primi della classe.
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