Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film
La commedia di Machiavelli è riprodotta piuttosto fedelmente sullo schermo dalla buona mano di Lattuada e dal cast assolutamente all'altezza. C'è anche un ruolo secondario per Totò, ormai agli sgoccioli della sua carriera a causa della cecità, ma che riesce ovviamente a lasciare ugualmente il segno nel lavoro. Il capolavoro qui è dello scrittore e filosofo fiorentino, dopo cinque secoli ancora attuale e divertente; la trasposizione filmica è accurata e dignitosa, priva di spigoli pruriginosi nonostante il discreto tasso di erotismo che la commedia può ispirare.
Lucrezia, la bella moglie del taccagno e credulone notaio Nicia, non riesce ad aver figli. Callimaco desidera la donna ed architetta un complesso stratagemma per farla sua: fingendosi medico propone a Nicia una cura a base di mandragola, erba miracolosa, da somministrare alla moglie. In quanto velenosa, però, la mandragola ucciderà il primo uomo che si coricherà con Lucrezia: a tale scopo viene sacrificato quindi un poveraccio rapito in mezzo alla strada. Che ovviamente è Callimaco, travestito. Lucrezia apprezza molto la cura.
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