Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
Buon lavoro di Soldini. Ottime le interpretazioni di Pierfrancesco Savino e Alba Rohrwacher
Anna,giovane e vitale,ha un lavoro modesto,ma che le piace,è apprezzata dai suoi superiori e convive serenamente con Alessio,persona gioviale e semplice,che lavora in un negozio di chincaglierie,con il quale sta prendendo in seria considerazione l'ipotesi di avere un bambino.Un giorno incontra del tutto casualmente un addetto al catering,Domenico calabrese trapiantato a Milano,ed è il classico colpo di fulmine,solo che anche lui è impegnato,ha una moglie e due figlie piccole.Travolti dalla passione cominciano a frequentarsi,prima clandestinamente poi sfacciatamente senza più nascondersi, fino a quando la loro relazione diventa evidente a tutti ,amici, conoscenti e "dulcis in fundo" anche ai loro partner.Gli effetti saranno ovviamente devastanti.
Soldini racconta,con uno stile contenuto ed essenziale, una situazione "tipica"che spesso è stata narrata al cinema, vedasi per esempio "Innamorarsi" con De Niro e Streep, dove accade qualcosa di molto simile.Tuttavia pur non offrendo elementi di novità,il regista affronta efficacemente il tema delle relazioni uomo-donna, narrando una storia credibile e realistica, che regge bene e si lascia seguire con attenzione.Ciò grazie ad una sceneggiatura sobria,misurata e matura e ad una regia asciutta e scevra da inutili moralismi,che esplora con garbo e viva attenzione i sentimenti,in virtù di una recitazione molto ben calibrata dei due protagonisti Pierfrancesco Savino e Alba Rohrwacher.Il finale resta aperto come è giusto che sia, in una storia minimalista, ma non minima,ricca soprattutto di emozioni contrastanti e di pathos,ma priva di inutili orpelli retorici, che guarda veramente "dentro"
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