Regia di Peter Stebbings vedi scheda film
VOTO : 6,5.
“Defendor” è un film onesto e ricco di risvolti di buona presa a cui manca qualcosa (per esempio un completo amalgama) per spiccare il volo e farsi maggiormente notare.
In fondo però è anche meritevole per il suo tentativo di raccontare una storia anomala senza alzare troppo la voce, ma comunicando con sincerità.
Arthur Poppington (Woody Harrelson), in arte “Defendor”, rigorosamente con la “o”, è un uomo un po’ toccato che combatte il crimine come se fosse un supereore, ma senza possedere alcun potere soprannaturale.
Utilizza solo dei gadget semplici (le biglie e vespe incazzate) e poi la fuga, ma spesso finisce per prenderle di brutto, soprattutto quando si scontra con cattivi veri come un poliziotto corrotto (Elia Koteas).
Si preoccupano per lui l’amico Paul (Michael Kelly) e una prostituta tossica (Kat Dennings), mentre lui continua la ricerca del criminale Capitan Industria, per vendicare la morte della mamma.
Purtroppo per lui la legge non può vedere di buon occhio un uomo che si fa giustizia da solo, ma lui continuerà imperterrito, e con una forza d’animo encomiabile, a cercare di portare a termine la sua missione, aiutando anche la sua nuova amica a vendicarsi del padre.
Sicuramente questo film risulta interessante ed assolutamente variegato, poggia su un’idea di fondo definita e non prevede l’utilizzo di effetti speciali importanti, nonostante guardando la copertina del dvd sembra proprio si tratti di un film su un supereroe.
Manca però un po’ di ritmo, il continuo passare da momenti quasi goliardici ad altri in cui il personaggio fa quasi compassione per quanto gli capita, e gli è capitato, non aiuta molto, anche se, sotto un certo punto di vista, questa sarebbe anche la sua forza insita.
Aiuta invece il rapporto alternativo tra il protagonista e la giovane tossica, tanto distanti tra loro e dalla vita normale, ma in fondo entrambi se la son vista davvero brutta e sono finiti in un tunnel da cui è complicato uscire.
Finale invece decisamente melanconico che per quanto il film mostra ci sta, la violenza non sarà mai giustificata ma credere in qualcosa, lottare per la conquista della stessa, sono azioni che in troppi si son dimenticati esistono (messaggio trasparente e diretto ai cittadini che devono combattere per la salvaguardia delle lore realtà).
In fondo quindi il messaggio ha la sua integrità, il film riesce a divertire (moderatamente), non rinnega qualche riflessione azzeccata, per cui alcune ingenuità, e qualche passaggio un po’ tirato, non offuscano più di tanto la visione.
Discreto e anomalo.
VOTO : 6,5. Pecca un pò nello sviluppo della storia, ma per il resto compie comunque un discreto lavoro.
VOTO : 6/7. Ce l'ha nel dna ruoli sopra le righe e qui oltre che un pò di pazzia che spesso lo contraddistingue ci mette dentro pure un pò di malinconia e meraviglia.
VOTO : 6++. Interessante, conferma di scegliere spesso storie non proprio conformi alle giovani attrici americane.
VOTO : 6+. Più che sufficiente.
VOTO : 6+. Un pò sacrificata in un ruolo senza acuti, ma lei è sempre all'altezza.
VOTO : 6+. Non male.
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