Regia di Arthur Allan Seidelman vedi scheda film
Le tre (borghesissime) sorelle Prior, l'avvenente Marcia (Maria Bello), sposata ma attratta da Vincent (Tony Goldwyn), una vecchia conoscenza ai tempi dell'Università, la repressa Olga (Mary Stuart Masterson), la maggiore e Irene (Erika Christensen), la minore, protetta dalle sorelle, vivono ora in un'Ateneo a New York - dato che il padre scomparso, del quale custodiscono uno scottante segreto riguardante la loro infanzia, era uno stimato professore a Charleston, nel luogo in cui possiedono una casa - dove le maggiori hanno incarichi prestigiosi.
Le loro vite si svolgono in prevalenza nell'ovattato e circoscritto ambiente accademico, interagendo con un anziano e loquace docente (Rip Torn) e due colleghi molto giovani ma già in carriera, Gary Sokol (Erick McCormack) e David Turzin (Chris O'Donnell), eterni sfidanti a scacchi ma ancor più per la conquista di Irene, di cui sono innamorati. A turbare la già effervescente situazione giunge il fratello delle tre, Andrew (Alessandro Nivola), poco apprezzato da loro con la sua ancor più disprezzata ragazza, Nancy (Elizabeth Banks), considerata una profittatrice. Tutti i vari focolai di tensione sono destinati a deflagrare in breve.
'The Sisters' soffre irrimediabilmente della (doppia) origine teatrale, ossia il testo omonimo di Richard Alfieri, da lui anche adattato per lo schermo, e l'ispirazione alta, addirittura da 'Tre sorelle di Anton Cechov, che però ricorda solo a grandi linee, dando vita ad un film verboso e statico, chiaramente diviso in veri e propri atti, tutti rigorosamente ambientati in nel medesimo luogo (chiuso), lo studio per docenti del College, tranne che il finale, che si concede una scena all'aria aperta.
L'opera è diretta dal mestierante Arthur Allan Seidelman, dalla lunga carriera televisiva, divisa tra serie varie e tv movie, e dal non entusiasmante curriculum per il grande schermo, con un pugno di lavori, nessuno dei quali passerà alla storia del cinema: difatti anche tale adattamento non smentisce la scarsa fama dell'autore, dato che potrà essere ricordato più che altro per il lavoro corale con gli interpreti e nulla più.
Voto: 5,5.
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