Regia di Narciso Ibáñez Serrador vedi scheda film
Degli stati di grazia che furono, Serrador non ripropone tanto gli stilemi quanto le tematiche: soffitte invase da ninnoli e follia, bimbi e feti sghignazzanti. Il sospirato ritorno all’horror, dopo oltre trent’anni astinenza, è telefonato, legnoso e insincero nelle intenzioni, televisivo nello stile. Le premesse, erogate con eccessiva parsimonia, capitolano in un finale cinematograficamente disonesto - giacché le scene di morte, pur belle, sono girate in modo mendace – e che tira, per la verità, più arie francesi che spagnole. Peccato, perché la storia è di quelle che catturano.
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