Regia di Ruben Fleischer vedi scheda film
Stati Uniti, imprecisato futuro prossimo... il dilagare del morbo della Mucca Pazza ha avuto imprevedibili conseguenze: la trasformazione di buona parte della popolazione in zombies aggressivi ed antropofagi. Un gruppetto di superstiti, composto da un ragazzo imbranato e solitario, uno scanzonato avventuriero avido di merendine "Twinkies" e due furbissime sorelle, parte per la California, inseguendo il miraggio di un'area ancora immune dal contagio. Uno spunto abbastanza prevedibile per un vivace "road horror movie" per teenager che si distingue dagli usuali prodotti del genere per l'approccio comico-grottesco con il quale vengono disegnati i personaggi e i loro combattimenti con i morti viventi: purtroppo, però, il film dell'esordiente Ruben Fleischer (molta Mtv e diversi videoclip nel suo curriculum, giusto per chiarirne immediatamente lo stile), dopo un unizio promettente, si sfilaccia rapidamente, non riesce a mantenere alta la tensione (e il divertimento) lungo tutta la sua durata (eppure invero modesta: 80 minuti scarsi) e finisce per arrancare affannosamente tra buchi di sceneggiatura e dialoghi non sempre all'altezza. Peccato davvero, perché i personaggi (decisamente simpatici) e i validi effetti speciali promettevano un esito generale ben diverso e più interessante, a cominciare da un gran bel cast: Jesse Eisenberg è bravo e lo sta dimostrando film dopo film, così come Emma Stone (forse, però, in questo caso un tantinello svogliata) e la giovanissima Abigail Breslin. Woody Harrelson replica in chiave comica il suo personaggio violento ed eccessivo già sperimentato in molti altri casi (e probabilmente diventato un po' un cliché), mentre quello che poteva essere il fiore all'occhiello del film, la partecipazione straordinaria di Bill Murray (nel ruolo di sé medesimo), finisce per essere il più clamoroso autogoal della non sempre convincente sceneggiatura (di Rhett Reese e Paul Wernick), visto che l'episodio interpretato dall'ex-Ghostbuster si caratterizza particolarmente per goffaggine e demenzialità. La classica occasione mancata: voto sufficiente.
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