Regia di Jason Reitman vedi scheda film
Film originale e anche carino questo "Tra le nuvole", e non solo per un Clooney in ottima forma e per la fotografia, con bellissime e innumerevoli riprese aeree del paesaggio nordamericano.
Ancora una volta, sullo sfondo c'è un'implacabile denuncia - seppure non esplicita e non urlata - di certi modi di fare e di essere di certa economia americana senza scrupoli, che per sopravvivere non si ferma davanti a nulla e nessuno, spesso calpestando e stritolando tanti sfortunati che dovrebbero essere invece i veri beneficiari del sistema.
Il focus è su tre persone che, per lavoro o per piacere, passano quasi più tempo tra aerei, aeroporti ed alberghi che a casa propria (in un caso una casa propria non l'hanno nemmeno). Insomma dei frequent flyers - quasi dei "senza fissa dimora" - che in realtà con questo modo di vivere senza radici cercano di evitare qualunque legame con chiunque, ed in sostanza di fuggire da tutti, compreso da sé stessi. Il che, per due di essi, sarebbe anche più che giustificato visto il lavoro che svolgono (licenziare le persone). Ma una serie di circostanze che li coinvolgono - un matrimonio in famiglia, un suicidio, ed alcuni sentimenti che nascono inaspettati tra due di loro e che somigliano in qualche modo all'amore - ricordano anche a loro che, per dirla con una pubblicità, nessun uomo è un'isola; che non solo senza legami non si può vivere, ma che probabilmente proprio i legami con le altre persone sono la cosa più bella della vita.
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