Regia di Hoyt Yeatman vedi scheda film
Porcellini d’India contro elettrodomestici assassini! Una premessa abbastanza folle da strappare qualche sorriso, nonostante di film con animaletti digitali e parlanti non se ne possa quasi più. Il tutto è in 3D, e si vede, in particolare nella sequenza della corsa tra i fuochi d’artificio con un riempirsi dello schermo di scintille colorate a ogni livello di profondità. Oltre ai roditori, ha un ruolo significativo la mosca Mooch, i cui movimenti forniscono il pretesto per acrobatiche evoluzioni della macchina da presa digitale, mentre le trasformazioni degli elettrodomestici piacerebbero a Joe Dante e hanno poco da invidiare ai rumorosi Transformers di Michael Bay. Se l’acceleratore è pigiato sullo spettacolo, il lato umano viene mantenuto al minimo, con Bill Nighy e il pasciuto Zach Galifianakis (Una notte da leoni) puri caratteristi. Ovviamente, trattandosi di una pellicola Disney, non mancano buoni sentimenti e animalismo, e ai tre porcellini d’India (in originale guinea pig, da cui il titolo G-Force) se ne unisce un quarto grasso e goffo ma che saprà rendersi prezioso. Peccato che il buonismo dilaghi al punto da contagiare anche il villain del film: senza nemesi di rilievo ci si può divertire, ma solo un po’.
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