Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Parabola (del degrado) a rovescio, con finale in caduta libera; certamente affascinante nella ricerca delle immagini che simboleggino appieno lo squallore quotidiano, la 'normale' mancanza di stimoli e di sproni verso una vita onesta che caratterizza i quartieri bassi-popolari romani di quegli anni (ma non solo romani, ma non solo di quegli anni, chiaramente). Pasolini sguazza ancora una volta nel suo mondo (dopo Accattone, prima prova da regista, e le 'consulenze' per Fellini e Bolognini in Cabiria e La notte brava, tutte storie decisamente simili a questa) e c'è da dire che lo fa con grande stile, senza esagerazioni di sorta ed inquadrando con mano in un certo senso leggera - calcarla sarebbe stato fin troppo facile - una situazione umana difficile, quando non disperata. E l'umanità pare essere la caratteristica principale della Magnani, bravissima, madre tutta d'un pezzo e donna orgogliosa di quanto conquistato nella vita (il figlio) e per nulla timorosa di affrontare a viso scoperto il proprio tremendo passato, che peraltro apertamente rinnega. Sola contro una moltitudine senza volto, come senza volto, senza ragione, senza spiegazione logica rimarrà l'inquietudine del giovane Ettore, destinato quasi come per 'casta' ad una vita empia, delinquenziale, del tutto opposta a quella che la madre ha intenzione di regalargli. Ma il dono della vita si è già compiuto alla nascita, che è in sostanza la causa dell'eterna dannazione del ragazzo. Forse la morale è eccessivamente brutale, ma lo spessore del film stesso è maggiore di quanto appaia -basti pensare ai rimandi iconografici citati ovunque, come la chiusura sofferente in cui Pasolini paragona il giovane al Cristo morente del Mantegna. Il grande talento dello scrittore-regista comincia già a rivelarsi.
Mamma Roma, prostituta pentita, ha un figlio adolescente, affidato fin da piccolo ad un'altra famiglia. Va a riprenderlo per portarlo con sè nei quartieri poveri romani, dove ha intenzione di ricominciare con lui una vita dignitosa e rispettabile. Sarà più difficile del previsto, perchè il ragazzo è scontroso e l'illegalità lo attira molto più della vita povera, ma onesta.
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