Regia di Catherine Corsini vedi scheda film
Oltre all'amante inglese,qui ne abbiamo anche uno catalano e un marito che ha più corna di un branco di cervi che è francese.E'una barzelletta allora questo film?No,ma oltre all'essere affetto da un titolo di idiozia sesquipedale(l'originale Partir rende molto meglio l'idea) si muove per una china pericolosa da cui è facile cadere e farsi molto male.La situazione è una di quelle abbondantemente(a volte anche abnormemente) sfruttate al cinema.Coppia agiata nel sud della Francia,lui medico ortopedico,lei fisiochinesiterapeuta che dopo aver cresciuto i figli vuole ricominciare la professione,chiama impresa edile per ristrutturare la loro villa e ricavare lo studio per lei.Galeotto fu l'incidente e un viaggio imprevisto in Spagna che lei ,che ha le splendide minute fattezze di Kristin Scott Thomas capace di trapassarti con uno sguardo, scivola tra le braccia del rude ma tenero Ivan,fisico da frigorifero e un discreto pulloverino ad adornagli il petto.E il bel marito?Reagisce come reagirebbe lo 0,01% della popolazione.O meglio la insulta come farebbe il restante 99,9% ma nel contempo non vuole che lei abbandoni la famiglia.Accetta di essere tradito ma ottusamente vuole la donna per sè come se fosse sua esclusiva proprietà privata.E'questo che non capisco:mentre comprendo il punto di vista di lei che si ritrovava anestetizzata dal punto di vista sentimentale in una vita affettiva priva di emozioni ed invece tra le braccia del muratore trova finalmente la sua femminilità dimenticata da anni,una nuova consapevolezza del proprio corpo,della sensazione del piacere,sente rifiorire in lei un amore che da tanti anni non albergava nel suo cuore(e sono disposto anche ad accettare la retorica del sentimento che travolge tutto e tutti come uno tsunami retorica già assaporata in tanti altri film),non riesco a comprendere il punto di vista del marito.Uomo umiliato nel profondo invece di abbandonare una donna che gli sta facendo del male cerca comunque di avvinghiarla a sè anche con i mezzi più squallidi(indurli in pesanti difficoltà economiche impedendo loro di lavorare grazie alle sue conoscenze).Preferisce avere un automa come moglie piuttosto che saperla nelle braccia dell'altro.Preferisce vivere un matrimonio di facciata che è come un guscio vuoto piuttosto che confessare prima di tutto a se stesso e poi agli altri il fallimento della propria relazione coniugale.E anche il lato puramente fisico è tuttaltro che soddisfacente.Inevitabile,credo, per un uomo sposato empatizzare un film come questo ponendosi dalla parte del marito tradito.Credo anche che la maggior parte degli uomini che vedranno questo film porranno le stesse obiezioni che ho fatto io nella reazione del personaggio del marito.Pur non essendo un film veterofemminista è ben visibile che è scritto da una donna:in fondo il personaggio di Krstin Scott Thomas è visto nella sua accezione positiva nonostante le sue azioni non siano propriamente ineccepibili dal punto di vista morale.Il vero mostro della situazione in fondo è il marito tradito che utilizza la propria forza economica per far ritornare la moglie sotto il tetto coniugale.E qui si ritorna al vecchio concetto che per farsi l'amante oltre ad avere un'ottima memoria bisogna essere anche ben forniti economicamente in tempi di congiuntura monetaria negativa.Perchè la storia con Ivan è interrotta per meri motivi economici a parte un'ultima fuga per godersi uno spicchio di felicità.Che altro dire di questo film?E'confezionato con grande cura e recitato con grande bravura dal trio di protagonisti.Se Attal è caricato a pallettoni e Sergi Lopez nella sua ostentata normalità(diciamo che non è proprio un Adone) si dimostrano molto adatti al ruolo la protagonista è la Scott Thomas col suo sguardo che penetra più di un maglio perforante.E'bellissima anche con l'ultimo degli stracci addosso(e gran parte di questo film la trascorre in gonna lunga e t-shirt),straziante quando cerca di vendere il suo orologio Cartier all'autogrill dell'autostrada per avere i soldi della benzina per tornare a casa,col suo fisico minuto e asciutto non teme neanche le numerose scene di nudo(è tutta muscoli).Il volto comincia a far notare le carezze del tempo:è ormai giunta l'ora in cui un bravo direttore della fotografia con le sue luci deve essere più bravo a nascondere che a mostrare ....
la regia è di buona fattura
splendida come al solito
ormai abbonato a parti da sex symbol pur non essendolo
caricato a pallettoni
non male
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