Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
Normalmente sono abituato a fantasticare quale musica possa essere il commento più adatto alle immagini che sto vedendo.Del resto nel cinema(e anche nella mia mente) vengono prima le immagini e accanto a queste c'è da considerare la colonna sonora.In Valhalla Rising questo mio schema mentale si è totalmente ribaltato.Il film di Refn è ottima piattaforma per visualizzare tanti brani di musica da me ascoltati,idolatrati in passato e che continuano ad appassionarmi anche nel presente.Immagini epiche,potenti,una furia primigenia che le rende vive,luoghi selvaggi che non saranno mai addomesticati dall'uomo.Un flusso di quadri in movimento,alcune volte quasi gli attori si fermano in pose plastiche come per una photosession per la copertina interna di un disco.La mia memoria corre a più di 20 anni e al mitico Quorthon(che Odino lo abbia in gloria) che con i suoi Bathory rivendicava la potenza della mitologia nordica e il suo amore incondizionato ad essa.Mi sembra di risentire le note epiche dell'intro di Blood Fire Death,quell'Odens Ride Over Nordland che con il suo incedere marziale e maestoso,i nitriti dei cavalli e il rumore dei loro zoccoli,immergeva totalmente nell'atmosfera sulfurea del disco(e ne conservo gelosamente il vinile e la sua confezione apribile),oppure le lunghe cavalcate contenute in Eld degli Enslaved con in copertina un vikingo lungocrinito con spadone e sorriso enigamtico,giocondesco oserei dire.I suoi canti d'onore e di battaglia sono inni al coraggio vichingo.Mi viene da ricordare anche le epiche sfuriate dei Summoning di Minas Morgul o Dol Guldur.Oddio più ci penso e più me ne vengono in mente:Erik The Red dei Tyr(la dizione nordica per Thor) che fa rivivere i venti e la furia delle isole Faer Oer,da cui provengono,il Battle Metal dei Turisas,le saghe islandesi narrate dai Solefald nel dittico Red For Fire e Black For Death il cui sound avantgarde ritorna anche nei bizzarri Asmegin con il loro cantato a più voci sovrapposte in norvegese antico.Come non parlare poi di Burzum col suo incedere marziale....Ci sarebbero altri ricordi e altri brani memorabili ma è meglio fermarci qui.Procede il film di Refn e procede l'associazione di musica e immagini,Valhalla Rising è un film sui vichinghi che rifugge dalla commercialità dell'approccio hollywoodiano che tende ad appiattire e a banalizzare qualsiasi saga.Il guerriero da un occhio solo è una creatura che trascende la componente solo umana e se all'inizio sembra un emissario di Satana in terra nel finale enigmatico assume valenza opposta,quasi cristologica,incarna maestosamente il sacrificio necessario per la salvezza.Pochi dialoghi,la divisione in capitoli una serie di scelte estetiche improntate alla ricerca di originalità(il cromatismo,le prospettive di ripresa) e tante altre particolarità rendono un piccolo oggetto di culto questo film girato in gran parte sulle highlands scozzesi,scenario naturale di bellezza selvaggia.Non manca la violenza esibita ma sembra quasi una necessaria sottolineatura a uno stile senza compromessi come quello scelto da Refn.Che si conferma comunque regista da seguire con attenzione.
Lo stile è particolare.Senza compromessi.
magnetico
non male
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