Regia di Samuel Maoz vedi scheda film
Un campo di girasoli apre il film (cosa c'entra? E' una metafora della libertà? Comunque lo scopriremo!) dove i protagonisti sono un gruppo di soldati di leva israeliani nell'inferno della 1° Guerra del Libano nel 1982. La loro postazione è tutta all'interno di un carro armato, luogo lercio (di urina ed acqua) e puzzolente. Intorno a loro un ufficiale che per rispettare le convenzioni internazionali cambia nome alle armi proibite per utilizzarle lo stesso (sic!). Opera anti-israeliana? Direi di no! Gli arabi sono descritti anche peggio. I terroristi utilizzano pure i civili (tra i quali una donna incinta) come scudo pur di ottenere quello che vogliono (cosa sia me lo domando ancora adesso!). Poi entrano in scena i falangisti (arabi cristiani alleati di Israele) che più viscidi di così non li potevano mostrare...Tutto puzza in questo film: E' maleodorante il carro armato, sono acre le persone, è sporca la fotografia (cruda e bellissima! Sembra un documentario!). Non ci sono buoni nè cattivi! C'è solo la guerra in tutto il suo orrore e la voglia di libertà (rappresentata dal campo di girasoli?) che non appartiene ad Israele, non appartiene agli Arabi, neanche ai Palestinesi, ai Libanesi, alla Sinistra, alla Destra, ai Comunisti, etc...La libertà e la pace appartengono a tutto il genere umano, come questo film vuol farci capire attraverso i ricordi di un ragazzo che ha visto l'orrore e vuole continuare a sorridere facendo un esame di coscienza a se stesso e a tutta l'umanità. Qualcuno ha parlato di "lacrime di coccodrillo" per Israele. Gli Ebrei non sono coccodrilli, lo è il genere umano che da Caino in poi alimenta la guerra nascondendosi sotto una patina di ipocrisia. Capolavoro!!!
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