Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Christopher Nolan è senza dubbio il nome più sicuro su cui Hollywood può puntare per il prossimo futuro.
In un panorama fatto per lo più di seguiti e di poche idee, lui invece pare avercene molte d’idee, eccome, e così riesce qui a realizzare un film di grande fascino e spettacolarità costruito con somma intelligenza, diversi livelli di lettura, dando vita ad un mondo tutto suo ed adesso anche un po’ nostro.
Cobb (Leonardo diCaprio) è un ladro atipico capace di intrufolarsi nel subconscio delle persone durante il sonno e carpire loro le informazioni di cui ha bisogno.
Questa capacità lo obbliga ad essere sempre in fuga da tutti, fino a quando non gli viene offerta la possibilità di tornare dai suoi figli.
Però il prezzo è alto, questa volta non dovrà rubare un’idea, bensì installarne una nella mente di un uomo (Cillian Murphy) in modo tale da convincerlo a smembrare l’industria che ha appena ricevuto in eredità dal padre morente.
Per far questo da vita ad un un team di specialisti, ma fin da subito l’operazione risulterà essere molto complicata, con architetture sovrapposte tra loro, e la posta in gioco diventa la vita, quella reale.
Era da parecchio che non mi capitava una folgorazione del genere per un grande prodotto di Hollywood (lo metto più o meno sullo stesso livello di “Matrix” (1999) come effetto della prima visione).
Storia che entra fin da subito nel vivo e che si dirama nel tempo, allargandosi sempre di più in un costante crescendo che procede senza sosta e che costringe anche lo spettatore ad uno sforzo non da poco per star dietro a più cose possibili (in questo richiede anche un tipo di approccio insolito, ma che stimola anche grazie al contesto ultra spettacolare).
In molti casi risultano ottime le iterazioni tra i sogni e la realtà, oltre che tra i diversi livelli dei sogni stessi, dimostrazione pratica che il lavoro di sceneggiatura è stato eseguito con gran cura (altra cosa non consueta per un prodotto così costoso, ma si può dire che il “rischio” abbia pagato).
Oltre al percorso principale, ho poi trovato anche struggente, e significativa per l’essere umano, la “prigione” virtuale dove il protagonista cerca di rinchiudere il ricordo della moglie morta e poi tutti i risvolti che la richiamano più volte in campo.
Per il resto gli effetti speciali sono galvanizzanti in più punti (e la qualità della visione offerta dal Blu-ray è da togliere il fiato fin dal menù principale), mentre il cast offre un contributo notevole sia nei ruoli centrali (Leonardo DiCaprio continua il suo ottimo percorso attoriale) che nei tanti collaterali (e non manca il portafortuna del regista, ovvero il sempre gradito Michael Caine).
Insomma “Inception” è un film da gustarsi, e ancora da rivedere e disvelare, uno spettacolo di altissimo livello (connubio di idee, tecnica e budget assai felice e quasi introvabile), forse un po’ troppo articolato nella seconda parte (dove i livelli narrativi si moltiplicano a vista d’occhio), ma sempre dotato di un fascino incredibile (con scenari ed invenzioni notevoli e sparse con equilibrio).
D’altronde l’idea di fondo, gestire i (propri) sogni, è un qualcosa che un po’ tutti vorrebbero fare, almeno per uscire dalla soffocante realtà quotidiana.
E questo film riesce a cancellare il resto per quasi due ore e mezza.
Ottimo.
Ha tantissimi meriti dalla sua.
Aver prodotto un'idea originale di grande rilievo, aver creato una storia di grande effetto, aver messo insieme immagini suggestive, inserendo tanti particolari, senza accontentarsi.
Un pozzo di idee, molto abile sotto quasi tutti i punti di vista, giusto un pochino contorto nella seconda parte.
Spalla di buon livello.
Molto bravo, interpretazione solida e determinata, strumento perfetto al servizio dell'architettura "nolaniana". Ormai è una certezza consolidata.
Spontanea, carina ed efficace.
All'inizio pensavo fosse un ruolo troppo sacrificato, ma poi lo stesso riecheggia in più sequenze. Brava, intensa ed in evidenza anche se la sua presenza non è costante, si nota parecchio.
Discreto.
Portafortuna che fa in pieno il suo dovere.
Soddisfacente, speravo meglio comunque.
Gli anni passano, belllo comunque re incontrarlo.
Sufficiente.
Fornisce il suo valido contributo.
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