Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Dom Cobb di mestiere fa l’innestatore. No non è un nome più evoluto e moderno di coltivatore o di contadino. Per l’esattezza è un estrattore di segreti dalle menti delle persone mentre dormono e sognano. L’incontro con il potente uomo d’affari giapponese Saito li offre nuove opportunità. Cobb dopo l’accusa di omicidio nei confronti dell’amata moglie Mal non ha più potuto riabbracciare i suoi due figli piccoli. Facendo leva su questo Saito promette a Cobb il ritorno agli affetti e il proscioglimento dall’accusa se si occuperà di un processo inverso cioè innestare (inception) un’idea nella mente di Robert Fischer. Chi è Robert Fischer? E’ un giovane che sta per ereditare un impero economico dal padre morente rivale di Saito. Obiettivo: fargli dividere l’impero. Dom mette su una squadra di falsari, chimici anestesisti e architetti dell’onirico per poter creare tre livelli del sogno. Con la potenza corruttrice del denaro Fischer viene “sequestrato” durante il volo Sydney-Los Angeles e i Cobb boys: Arthur il suo braccio destro, Eames, Yusuf e Arianna + Saito potranno entrare in azione. Il subinconscio di Fischer però è stato addestrato a difendersi da attacchi esterni, inoltre Mal ogni tanto riappare a Cobb turbandone le operazioni in corso (insieme si erano fatti 50 anni di mondo onirico costruito da loro, il quale dura di più di quello reale e veniamo a sapere qualcosa sul doloroso passato di entrambi). A questo punto tutti entrano ed escono nei sogni di ciascun componente, l’innesto di Fischer funziona, Cobb risolto il complesso – senso di colpa legato a Mal recupera Saito che ferito nel primo livello stava invecchiando nel limbo. Un calcio e la bellissima voce di Edith Piaf risveglierà tutti e la trottola di Dom (strumento utile per stabilire la distinzione tra sogno e realtà) sancirà la fine. Con INCEPTION Christopher Nolan si è giocato parecchio e non sono mancati i paragoni scomodi con Kubrick et similia. In realtà l’autore di MEMENTO e IL CAVALIERE OSCURO ha creato un sofisticato gioco tra fantascienza, azione e spionaggio industriale (arte)fatto di inganni, suggestioni e filosofia spicciola. Gli va dato atto che è uno di quei film che ti tengono inchiodati alla poltrona e come (sotto)titolo alternativo non avrebbe stonato The Dreamers (non quelli di Bertolucci). Ha una partenza confusa e volutamente contorta, della serie “capirai tutto alla fine” e a metà film credi che sia un capolavoro della nuova frontiera cinematografica, poi la bolla esplode. Il talento di Nolan come quello dei fratelli Hughes e Wachowski è al servizio e al soldo dell’industria hollywoodiana. Abili nel mischiare i generi, nel gestire mirabolanti effetti speciali, nell’intrattenere (e incantare) lo spettatore del terzo millennio (figlio della PlayStation) ma incapaci di affrancarsi dal compromesso e dalle linee guida imposte dalle grandi major. E inoltre con il rischio sempre molto alto di apparire freddi come un videogioco. Buoni interpreti per carità vedi soprattutto Ellen Page, Tom Hardy, Cillian Murphy e il protagonista Di Caprio ma INCEPTION è come il pullman che tarda troppo a cadere in acqua e ha la stessa sostanza dei sogni…svaniscono al risveglio.
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