Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Christopher Nolan architetta una mirabile rilettura di Calderòn de La Barca in chiave heist movie, fondendo fantascienza e mitologia, azione e malinconia. Un film suggestivo, labirintico, al tempo stesso ostico e spettacolare, con un cast eccellente e un tema musicale ("Time" di Zimmer) meraviglioso. Voto 8 e mezzo.
"Inception" non è tanto un film di fantasia, quanto un film sulla fantasia, parola greca traducibile (lo dice Lorenzo Rocci, io mi fido) come "apparenza", "parvenza", ma anche "immagine","rappresentazione"; nel mito la fantasia è il mestiere di Fantaso, divinità che ricrea nel sogno le parvenze del mondo (gli altri due Oneiroi, dei e signori del sogno, sono i suoi fratelli Morfeo, che si occupa di dare forma agli esseri umani che appaiono nella visione onirica, e Fobetore, che riproduce le immagini di animali, mostri, incubi...brrr!) I personaggi del film di Nolan agiscono come fantascientifici Fantaso, entrando nei sogni altrui grazie alla tecnologia del "sogno condiviso" e manipolandoli; il protagonista Cobb/Di Caprio sembra poi uscito direttamente dalla mitologia, essendo al tempo stesso Orfeo che intraprende viaggi impossibili struggendosi per il grande amore perduto, Teseo che avanza circospetto nel labirinto della mente e Ulisse dai molti espedienti che brama disperatamente il ritorno a casa. C'è anche molta fantascienza, in "Inception", con echi di "Viaggio allucinante" (lì la squadra di eroi entrava, miniaturizzandosi, nel corpo umano, qui nella mente), e dei mondi plasmati da un grande inganno dell'adrenalinico fanta-action "Matrix" e dello spiazzante "Dark city"; la vicenda degli amanti sventurati il cui legame non vuol finire, nonostante la realtà, rimanda anche al capolavoro fanta-malinconico-filosofico "Solaris" di Tarkovskij. Ma la struttura portante del racconto, su cui si innestano gli altri temi, è quella dell'heist movie, quel genere di film in cui si crea una squadra di individui con singolari capacità nel settore sottrazioni/inganni allo scopo di realizzare un colpo grosso; potremmo definirlo un "La stangata" o un "The Italian job" della mente. Altro genere omaggiato dal film è l'action avventuroso: la movimentata sequenza sulla neve, in particolare, ricorda quelle analoghe dei film di James Bond. La sceneggiatura, tra le più complesse di sempre, debitrice in certi passaggi dell'anime "Paprika-Sognando un sogno", rielabora brillantemente "La vita è sogno" di Calderòn de La Barca, dando il ruolo di Sigismondo a Fischer/Cillian Murphy; l'omonimia con l'asso degli scacchi Bobby Fischer, che inventò un orologio per le partite di scacchi che permette di guadagnare tempo addizionale dopo ogni mossa, non è casuale, visto il ruolo cruciale della manipolazione del tempo nella trama del film. "Inception" è un meccanismo di precisione che sfugge alle definizioni, gioca coi generi cinematografici, tocca le corde dell'emozione nello spettatore grazie all'indimenticabile tema musicale di Hans Zimmer e riesce a descrivere come pochi altri film l'essenza stessa del cinema, per cui sarebbe difficile trovare una definizione migliore di "sogno condiviso".
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta