Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Sgangheratissimo meta-film (ma no?) di De Palma, che si diverte a mescolare i supporti filmici e i piani narrativi, ben prima di Redacted. Abbiamo così il filmino fatto in casa (home movie) del giovane protagonista (Keith Gordon), il film del Maestro (Kirk Douglas, appena reduce da Fury) che riprende il ragazzo mentre si impegna per essere una "star" (fallendo clamorosamente: forse è l'unico personaggio vagamente spontaneo nel film), un altro filmino amatoriale fatto da una nonnina e, ovviamente, il film di De Palma, che comprende tutto. La trama procede senza seguire direttive forti, tra tradimenti extraconiugali, un professore-fratello follemente maschilista che si riconosce solo nel mito di Sparta e che deve sposare l'altrettanto schizzata Nancy Allen, colpevole di amare il junk food, le sigarette, gli uomini e non solo (ha una relazione con un coniglietto di peluche, che è forse la parte più simpatica della pellicola): coronano il tutto vari tentativi di suicidio. Purtroppo il risultato non è particolarmente esaltante: la satira alla famiglia alto-borghese ed alla sua facciata manca di vera ironia (al limite si puà parlare di umorismo, perlopiù da barzelletta), mentre la struttura metanarrativa è più un pretesto per qualche virtuosismo depalmiano (nemmeno troppo abile in questo caso: al contrario risulta poco raffinato in molte sequenze). Si apprezza di più il lavoro attoriale: lo sfigato Keith Gordon (quello di Christine...) ha il volto e le movenze giuste, Nancy Allen è adorabile, Kirk Douglas sornione inquieta a sufficenza. Il film mostra più di un debito verso Animal House, soprattutto nella struttura e in certe macchiette.
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