Regia di Elisabetta Sgarbi vedi scheda film
L'opera di Luigi Ghirri, uno dei maggiori fotografi del paesaggio italiano del '900 ed autentico artista delle immagini, avrebbe meritato miglior sorte di questo documentario presentato al Festival di Venezia nel 2009). Una carrellata sfuocata di immagini, che vorrebbe trasmettere qualcosa di metafisico, ma che lasciano l'amaro in bocca, così come lo scarno e spesso prevedibile commento fuori campo affidato alle voci di Andrea Renzi e Toni Servillo, citando versi più o meno celebri. Ciliegina sulla torta, musiche altrettanto evanescenti di Battiato (il grande musicista siciliano ha sicuramente saputo regalarci ben di meglio nel suo vasto repertorio artistico). Un'occasione sprecata, un vero peccato davanti ad un poeta del paesaggio, soprattutto di quello infinito e silente della campagna padana meno urbanizzata.
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