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The Blind Side

Regia di John Lee Hancock vedi scheda film

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La recensione su The Blind Side

di Furetto60
7 stelle

Storia vera di "Michael Oher," campione di football americano.Emozionante e commovente.Sandra Bullock ha vinto un oscar

Michael Oher, è un ragazzone afroamericano, timido e impacciato, di stazza ciclopica, non ha famiglia, non ha mai conosciuto suo padre e la madre è una tossicodipendente, che non riesce a badare nemmeno a se stessa, fa le pulizie in una palestra e dorme dove capita. Un giorno in cui una forte pioggia imperversa, s'imbatte nella ricca famiglia Tuohy, la signora Leigh Anne Tuohy da riparo a qual giovanottone introverso e indigente, dovrebbe essere per una sola notte, invece ci resterà per tutta la vita. La famiglia Tuohy lo accoglie come un figlio per poi adottarlo regolarmente. Gli inizi sono difficili, il rendimento scolastico è scarso, qualcuno ipotizza un q, i. troppo basso, i suoi rapporti sociali sono complicati, a causa di una timidezza patologica, tuttavia Leigh non si perde d'animo, lo affianca con una brava insegnante privata e soprattutto, lo lancia nel mondo del football. Grazie alle sue doti fisiche dovrebbe primeggiare, ma, di fatto, il ragazzo si rivela una vera frana. Ma la signora Thohy, non demorde, intuendo che anche se penalizzato da carenze di base, Michael è dotato di un innato spirito di protezione, e di doti atletiche fuori dall’ordinario, continua a spronarlo, sfruttando al massimo queste qualità, inserendolo genialmente nel ruolo di “offensive tackle” che ha proprio il compito di proteggere il quarterback dai placcaggi degli avversari, che cercano di bloccarlo attaccandolo dai lati che non può vedere ,i blind sides di cui al titolo, A questo punto il giovane nel ruolo più congeniale al suo temperamento, riesce finalmente a sfondare, diventando uno dei più forti giocatori di football americano di tutti i tempi. La storia vera è raccontata dal regista con un buon ritmo e una buona dose di brio. L'interpretazione della Bullock le ha reso un oscar meritatissimo. “The blind side” si può intendere, la zona cieca, quella visibile con la coda dell’occhio, in senso lato, la parte di noi più fragile e indifesa. Ma se acquisiamo l’abitudine di prendere in considerazione quest’aspetto del nostra personalità e ad accettarlo e affrontarlo, si trasforma nel nostro punto di forza. In questo messaggio, semplice e potente, c’è il senso di un film, emozionante e toccante, che ci racconta prima di tutto la storia di una straordinaria metamorfosi, e lo fa mantenendo un registro in costante equilibrio tra momenti d’ilarità ,legati soprattutto alla figura del simpatico fratellino J.R. e altri più commoventi e profondi. Il cambiamento, che interessa a Hancock, non è solo quello del gigante buono Mike Oher, ma forse quello, ancor più sorprendente, delle persone che lo circondano. Leigh, quando un’amica, la esorta a vigilare su questo ragazzotto nero, che a suo parere potrebbe rivelarsi pericoloso per la figlia femmina,  le  dice testualmente “ma non ti vergogni a dire queste cose?” e l’altra amica:” brava Leigh hai cambiato la vita a questo ragazzo”, “no cara è lui che ha cambiato la mia vita”. Non male veramente

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