Regia di John Lee Hancock vedi scheda film
Questo film ha avuto un destino curioso, perché non è mai uscito nelle sale italiane. Chi se ne sbatte, sarebbe da dire, ci sono un sacco di film che non escono poi al cinema, no? Però questo non è che sia un film qualunque. Intanto, Sandra Bullock qua prende l’Oscar per la migliore attrice (regalato). Poi il film stesso era candidato all’Oscar come migliore film (esagerato). Poi, è stato un successo pazzesco, costato una miseria, ha incassato oltre dieci volte tanto (un terzo di miliardo di dollari, per dire), e dunque, un’uscita italica era ovvia. Invece si mise a suo tempo Mediaset a gamba tesa, in quanto stava facendo partire il suo canale sul digitale, dove vedi film a pagamento, e volle a tutti i costi questo, per richiamo. Così il film uscì là, e quindi in DVD a noleggio. Scelta stramba che costò a occhio un 5 milioni di incassi, ma questi probabilmente li tirò fuori il Biscione.
Ovviamente, così ebbe poca o nulla visibilità, e penso che dunque tanti non sappiano della sua esistenza. Narra di questo ragazzo nero, reduce da “difficoltà familiari” (riassumiamo così), che verrà adottato da una famiglia di bianchi superricchi, e che sfonderà nel football americano. E’ una storia vera, tra l’altro.
Il film non è malaccio, ma decolla poco o mai, e non prende sto granchè. Scritto benino, peraltro, ma fa fatica per due motivi. Uno, la Bullock, in una delle parti più antipatiche della storia del cinema, una rompimaroni da competizione, una “so tutto io e se non mi metto in mezzo io a risolvere tutto, non vedo come farete”. Due, il suo figlio piccolo, uno dei bambini più odiosi della storia del cinema, uno scassaminchia da serie A, antipatico, piccolo, brutto, che dice pure una marea di cagate. E con queste premesse, associate al fatto che il film è lunghissimo (con la pubblicità, ma sempre due orette durava), mi fanno arrivare a una sufficienza, e basta, anche se al grande pubblico è piaciuto molto di più.
Come detto grandi incassi. La Bullock non era convinta di fare sto film, poi ne fu entusiasta, tanto da recitare sottopagata, pure di farlo, e scegliendo una percentuale sugli incassi, in alternativa. E le andò di culo, dato che non penso sperasse in un tale successone.
Routine e poco più, immeritato Oscar.
Brava!
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