Casa Recchi. Specchi, fiori, denaro e freddezza. Emma e Tancredi, i loro figli, Elisabetta, Edoardo, Gianluca, i compagni e promessi sposi, i nonni, la genealogia e le future generazioni celebrano, tra le camere e i corridoi, i giardini innevati e le grandi cucine di villa Recchi, passaggi di consegne, avvicendamenti alla guida dell’impresa, strategie familiari e consolidamenti. Consolidamenti progressivi di ruoli sempre più raggelati dalla consapevolezza della classe di appartenenza, la grande borghesia industriale lombarda. Estraneo a quel mondo, Antonio, giovane cuoco poco avvezzo al compromesso, condensa emozioni in piatti che non hanno diritto di cittadinanza nella cuisine di famiglia. Emma e Antonio, due creature inorganiche rispetto agli universi in cui gravitano, vengono portati in rotta di collisione dalla passione, che spezza i legami e mette entrambi in diretto contatto con la natura, da cui Antonio trae vita per le sue creazioni, mentre Emma ne ha preso le distanze costruendo una nuova identità.
Note
Guadagnino infonde a ogni fotogramma un’idea e un’intuizione formale. Esplode i colori e canta spazi impossibili.Come in un intreccio folle di Visconti, Matarazzo e Fassbinder, scandaglia i cuori di un Paese giunto al capolinea del disastro etico. Come in uno specchio.
forse la miglior prova del primo Guadagnino, quello ancora "puro", dove le atmosfere e le immagini contano più degli attori e della ribalta "hollywoodiana"
Terribile è la negazione, la cancellazione, il rifiuto definitivo dell’esistenza dell’altro/a e questo film nel pre-finale ce ne dà una testimonianza che fa davvero male: "Tu non esisti" lo dicono prima il figlio e poi il marito alla scoperta più che del tradimento della donna, a quello della scelta consapevole che ha fatto in nome dell’amore.
Non sono riuscito a vederlo tutto. Per i miei gusti è un film troppo lento, artefatto/costruito e soprattutto snob. La trama non mi ha preso per nulla. E non ho trovato alcuna empatia con questi altezzosi protagonisti.
Film di immagini, più che di parole; ma le immagini evocane e parlano anche… Troppo alto il cinema di Guadagnino, e per questo non da tutti fruibile. Ma l'esperienza certe volte vale la pena farla!
Io sono l'amore è un film importante per un panorama cinematografico asfittico come quello italiano sempre alla ricerca di new sensations e soprattutto di autori che riescano a essere equidistanti dalla critica e dal pubblico ,cioè che piacciano alla prima e non vengano disdegnati dallo spettatore.E la pellicola di Guadagnino cerca di muoversi esattamente in questo… leggi tutto
Fin dall'apparire del logo Mikado veniamo introdotti nella magia e nella sensualità di questo bellissimo film di L. Guadagnino per mezzo delle note vorticanti ed aeree di The Chairman Dances del grande John Adams (1947, compirà gli anni il 15 febbraio), un presagio e un filo rosso che attraversa tutto Io sono l'amore, tramite l'assemblaggio calibrato e intelligente di altre… leggi tutto
Titoli di testa lussureggianti e ariosi musicati da John Adams ci mostrano una bellissima Milano innevata dei giorni nostri. IO SONO L’AMORE potrebbe finire qui, le vicende della famiglia Recchi grossi industriali del tessuto ben presto lasciano perplessi e deludono.
Il vecchio patriarca Edoardo Recchi Senior abdica il comando dell’impero aziendale al figlio… leggi tutto
Scavare il Pieno, Scolpire il Vuoto: il Biancore della Rena: Nitrato d'Argento, Polvere di Marmo: Dettagli e Venature: Homo Faber, Cantiere Aperto.
Cos'è una Cattedrale? Poggia, cresce, sostiene…
Lista in ordine sparso di colonne sonore in abbinata perfetta alla pellicola. Quei pezzi che sono imprescindibilmente uniti alle immagini, capaci di evocare solo al minimo accenno quel film.
Per il momento ho inserito…
Milano è fredda e pallida di neve. La luce opaca a malapena irradia le strade ed i palazzi austeri, ma non entra nelle case e non scalda. Una città immobile e severa che si esprime in immagini fisse, in sequenza equilibrata e composta. Il film è tutto qui: e questo già la dice lunga. Tutta la narrazione successiva è solo noia - per almeno tre quarti d'ora non…
Cinefilo snob e intrigante come pochi, Luca Guadagnino lo scelse come maestoso patriarca che appare nel primo quarto d’ora per lasciare il segno per… segue
È difficile fare i film d'amore. È difficile fare i film d'amore in Italia. Questo di Luca Guadagnino è venuto bene, se non fosse stato per alcune cose che, mentre guardavo il film mi piacevano, dopo la visione invece mi hanno lasciata perplessa. Mi spiego.
La storia d'amore improbabile tra una ricca signora dell'alta borghesia milanese e un giovane cuoco,…
Perché andiamo al cinema? ... Perché ci crogioliamo sul nostro divano per vederci un bel Home Video? ... Ci sono mille motivi! Il cinema fa sognare, ma si gusta, si riesce a interpretare perchè il…
Io sono l’amore è uno dei film italiani più belli degli ultimi vent’anni. Avvolto dalla sapiente regia di Luca Guadagnino, lo spettatore è cullato e stregato da una Milano quasi familiare eppure distantissima, attirato nelle velenose spire di una famiglia ricca, anzi ricchissima, che ha smarrito tutto, a cominciare dal significato dell’essenza della vita…
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Commenti (6) vedi tutti
forse la miglior prova del primo Guadagnino, quello ancora "puro", dove le atmosfere e le immagini contano più degli attori e della ribalta "hollywoodiana"
commento di carloz5Terribile è la negazione, la cancellazione, il rifiuto definitivo dell’esistenza dell’altro/a e questo film nel pre-finale ce ne dà una testimonianza che fa davvero male: "Tu non esisti" lo dicono prima il figlio e poi il marito alla scoperta più che del tradimento della donna, a quello della scelta consapevole che ha fatto in nome dell’amore.
commento di (spopola) 1726792Non sono riuscito a vederlo tutto. Per i miei gusti è un film troppo lento, artefatto/costruito e soprattutto snob. La trama non mi ha preso per nulla. E non ho trovato alcuna empatia con questi altezzosi protagonisti.
commento di KICKASSVoto al Film : 7
commento di ripley77Un buon prodotto. 7 e mezzo
commento di bond20Film di immagini, più che di parole; ma le immagini evocane e parlano anche… Troppo alto il cinema di Guadagnino, e per questo non da tutti fruibile. Ma l'esperienza certe volte vale la pena farla!
commento di slim spaccabecco