Regia di Mario Soldati vedi scheda film
Una tetra magione maledetta sul Lago di Como è la cornice di una inquietante storia di fantasmi, vendetta e follia!
Marina, giovane marchesina di Malombra rimasta da poco orfana, raggiunge la villa sul Lago di Como dello zio, il Conte Cesare D'Ormengo, che ha deciso di prenderla con sé con la clausola che dovrà abitare da lui fin quando non avrà trovato marito. Nella dimora, luogo molto tetro e inaccessibile, la ragazza si sente prigioniera. Un giorno trova una lettera nella quale una sua antenata (per la precisione una sua prozia), Cecilia, descrive lo stato di segregazione (che la condusse alla morte suicida) nella quale fu tenuta dal marito a causa della relazione con un ufficiale e chiede di essere vendicata. Nei giorni seguenti Marina comincia a fare inquietanti sogni e a sentire una voce femminile, che sembra provenire dall'Oltretomba, desiderosa di vendetta. Ad aumentare la suggestione, nella quale la giovane donna comincia ad identificarsi nell'antenata, c'è la lettura di un libro intitolato "Fantasmi del passato". Sogno o realtà? È tutto un parto malato della sua mente o un fantasma vendicativo si aggira davvero di notte tra i corridoi della sinistra magione? Mentre arriva la risposta sale anche il livello di schizofrenia della protagonista che...
Inquietante ghost story, che anticipa la stagione italiana degli horror gotici, tratta da un romanzo di Antonio Fogazzaro già trasposto sullo schermo nel 1917. A differenza della precedente versione (girata sul Lago Maggiore) stavolta il regista (e scrittore) Mario Soldati sceglie come location (info a cura del Dizionario del Turismo Cinematografico) la villa Pliniana sul Lago di Como dove Fogazzaro, durante un soggiorno in essa, partorì l'opera letteraria suggestionato dal clima tetro del luogo. Tale dimora, ritenuta per anni un luogo maledetto, costruita sui ruderi di un'altra villa di epoca romana, è situata a Torno (CO) in un'insenatura nella montagna dove ci sono sorgenti termali che conquistarono Plinio il Vecchio e il figlio Plinio il Giovane (da qui il nome Fonte e Villa Pliniana) ed è raggiungibile solo, via terra, da un pericolosissimo sentiero di montagna e, via lago, in barca ma affrontando i flutti emanati dall'acqua. Per anni in stato di abbandono è stata recentemente acquistata da una società che si occupa di ricevimenti e restaurata in uno stile di modernariato (negli interni) che, purtroppo, le ha tolto l'antico fascino di sinistra inquietudine. Altra location suggestiva ed inquietante utilizzata come set del film è l'Orrido di Osteno, situato nel Lago di Lugano ed attualmente di proprietà privata e chiuso al pubblico, per girarvi una sequenza abbastanza pericolosa per la quale i Vigili del Fuoco di Como realizzarono strutture di sostegno. In un'intervista l'attrice protagonista Isa Miranda afferma che parte del girato fu scartato dal montaggio finale e andò perduto. Chissà cosa conteneva. Comunque il film è un grande horror gotico classico da recuperare!!!
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Wikipedia, Verolengo.
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