Regia di F. Gary Gray vedi scheda film
La vendetta frullata con la giustizia fai-da-te è qualcosa di altamente rischioso, un terreno scivoloso su cui cadere rovinosamente. Ma se Milano odia, la polizia non può sparare dei nostri anni '70 è stato a lungo considerato un film fascista,questo come lo dobbiamo considerare?
Fin dalla definizione dei personaggi( comunque tutti tagliati con l'accetta) si capisce subito che tipo di pietanza viene servita fumante al pubblico giustizialista. Una bella vendetta diabolica organizzata lungo dieci anni contro due balordi maniaci assassini( uno più dell'altro) che hanno distrutto la vita del perfetto wasp Gerard Butler e insieme mettiamoci pure una bella carneficina ai danni di chi non ha saputo amministrare correttamente la giustizia in un caso così apparentemente lampante. Sono passati decenni da Condannato a morte per mancanza di indizi per cui non basta più un killer prezzolato per prendere il malfattore e avvelenarlo con supposte di piombo caldo.
Adesso siamo nell'era ipertecnologica per cui tutto si fa decisamente più elaborato.E il perfetto wasp di cui sopra in realtà fa una professione abbastanza pericolosa.
Il procuratore finto progressista Jamie Foxx è visto come un arrivista senza scrupoli(e poi uno che in un dialogo dice " Sono il migliore" non è che vinca la gara della simpatia),l'avvocato del maniaco omicida sembra preso di peso dai Sopranos,il giudice è talmente sgraziato che sembra una caricatura venuta male con battute degne di un dittatore sudamericano( " Sono giudice per cui posso fare quello che mi pare" - appena prima di essere fulminata da un cellulare bomba) mentre la vittima, prima di apparire in tutto il suo diabolico splendore, appare come il personaggio con cui empatizzare. Un pò troppo forse.
F.Gary Gray riesce anche a regalare qualche sequenza degna di nota( e si vede la sua esperienza nel videoclip) ma si perde nel marasma dei generi tra thriller, legal drama, action, revenge movie e torture porn abbozzandoli solo e rendendo il film indigeribile.
E poi si abusa della credulità dello spettatore forzando parecchio la mano sul versante verosimiglianza: ma si può davvero credere a un outside man in cella di isolamento( il contrario dell'Inside man di Spike Lee)?
E che i diritti legali vengano così facilmente calpestati( magari anche con un bel Fu#k) senza che nessuno dica niente?
Negli USA si può fare, visto che credono di avere il sistema legale più avanzato al mondo.
Ma forse ritengono che sia così evoluto proprio perchè non si fanno scrupolo a prendere qualche scorciatoia giustizialista che in una nazione che ha varie migliaia di morti l'anno per violenza trova sempre una giustificazione.
Così come la pena di morte a cui è favorevole la netta maggioranza degli americani.
In fondo sono anche la patria de Il giustiziere della notte di bronsoniana memoria....
Comunque Giustizia privata è un film ideologicamente aberrante.
la regia è ipervitaminizzata,
produce il film e si ritaglia un personaggio su cui discutere
marmoreo
personaggio sostanzialmente pleonastico
di esclusivo contorno
mediocre
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