Regia di Marc Lawrence II vedi scheda film
VOTO : 5.
Più dei Morgan viene spontaneo chiedersi che fine abbiano fatto le idee, perché qui ce ne sono davvero pochissime.
Paul (Hugh Grant) e Meryl (Sarah Jessica Parker) sono una coppia che si è da poco separata per colpa di una scappatella di lui, oltre che per i piccoli litigi quotidiani ed una certa difficoltà nel parlarsi e ascoltarsi.
Una sera saranno testimoni di un assassinio e per questo messi sotto protezione e spediti, loro controvoglia insieme, in una piccola comunità sperduta nel Wyoming.
Qui conosceranno uno stile di vita assai diverso dalle loro abitudini newyorchesi, saranno obbligati a riavvicinarsi, ma il killer si metterà ben presto sulle loro tracce.
Film abbastanza insipido fin dall’inizio; va bene che è una commedia, ma un minimo di attendibilità nell’esporre le dinamiche di quanto avviene in seguito all’assassinio era necessario per non scadere nella pagliacciata (senza contare il finale, dove il pericoloso killer sembra tutto fuorché tale).
Poi comunque c’è la commedia romantica e le cose non vanno comunque molto meglio.
Il ritmo è claudicante (a voler essere buoni), le battute riuscite sono davvero poche, quelle a vuoto, se non addirittura da segnare sul libro nero dei ricordi, un po’ di più (esempio, al bingo esce la combinazione G-8 e una ragazza esclama ridendo “G8, Giotto pensa che combinazione, l’uomo che ha scoperto l’America”).
Non va proprio malissimo il contesto rurale, comunque poco sopra ai minimi sindacali di decenza, d’altronde si sa come queste contrapposizioni di luoghi e abitudini funzionino quasi con il pilota automatico, anche grazie ai due “indigeni” interpretati con semplicità ed attinenza da Sam Elliott e Mary Steenburgen.
Decisamente più scialba la prova della coppia d’assi pensata per l’occasione, ma comunque la palla al piede vera e propria è rappresentata da una storia poco efficace e piena di strafalcioni, oltre che da un regista qui assai meno ispirato del suo solito (“Scrivimi una canzone” lo avevo trovato gradevolissimo) ed incapace di apporre delle pezze durante la lavorazione.
In sintesi semplicemente scialbo.
VOTO : 5.
Regia decisamente opaca, standardizzata irrimediabilmente verso il basso.
VOTO : 5++.
Lontano dalla forma migliore (ormai da un pò tra l'altro), mette in campo classici clichè senza brillare di luce propria, offuscato peraltro da una storia davvero scialba.
VOTO : 5,5.
Poco convincente, comunque poteva andare anche peggio visto il contesto.
VOTO : 6++.
Caratterizzazione simpatica, quasi un'impresa in un film così.
VOTO : 6.
Se la cava, anche lei fa il massimo possibile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta