Regia di Stewart Hendler vedi scheda film
È molto affannato il respiro del diavolo in Patto di sangue. Lo è talmente che l’horror resta solo nella superficie attraverso effetti sonori e omicidi seriali, mostrati con un’inventiva pari a zero. Non è che da Stewart Hendler, il regista di Whisper, ci si aspettasse molto di più ma forse si sperava di trovarsi davanti a una specie di B-movie anche rozzo, con squarci slasher esibiti, che avevano caratterizzato l’originale, Non entrate in quel collegio di Mark Rosman del 1983. Niente di tutto questo. L’estetica è quella di un videoclip ammuffito con in più una presunzione autoriale con piani-sequenza e un voyeurismo scopiazzati (male!) da Brian De Palma. La vita di cinque ragazze viene rovinata dopo che una di loro muore a causa di uno scherzo finito tragicamente. Decidono così di nascondere il cadavere ma c’è qualcuno che è a conoscenza del loro segreto. Il sangue è surgelato, il binomio tra sballo e morte è più degno di un anonimo college-movie e la sessualità ripulita delle protagoniste farebbe inorridire le bambole di Russ Meyer. Tra docce che si aprono, presenze demoniache fuoricampo, sembra esserci l’incrocio tra Black Christmas (quello del 2006) e Giovani streghe. Letale.
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