Regia di Benjamin Rocher, Yannick Dahan vedi scheda film
non eccellente e soprattutto non estremamente violento questo action d'orrore francese. comunque buono. poliziotti che vanno nella tana del lupo in profonda banlieu per vendicare un collega e amico trucidato e abbandonato in una discarica. le cose non vanno come dovrebbero e anzi non fanno che peggiorare. nel giro di pochissimo tempo e in un crescendo che non s'arresta mai, nemmeno nelle scene di dialogo, la terra diventa un posto infernale dove le persone ammazzate riprendono vita e cercano dannatamente di mangiare i vivi. niente di nuovo all'orizzonte, in anni in cui i morti viventi hanno vissuto un "revival" che li ha riportati sotto le luci della ribalta. i francesi però aggiungono sempre qualcosa, un surplus che valorizza un'operazione che è puramente(e giustamente) commerciale. la storia dei due fratelli nigeriani scappati dal loro paese, che si collega direttamente ad una scena(riuscitissima)di sevizie su di una revenante, che si trasforma agli occhi del fratello maggiore in reminiscenze di torture. e la scena funziona perchè lo sguardo della zombie piano piano diventa da famelico a implorante. e poi il personaggio di aurore, leonessa che decide di difendere ad ogni costo il bimbo che ha nel grembo. alla fine non si salva nessuno e la telecamera si spegne su aurore che ha appena giustiziato il nigeriano responsabile della morte del padre di suo figlio, e che guarda l'accozzaglia di famelici running deads che stanno arrivando. ottimo il parterre di figoni francesi: jean-pierre martins, aurelien recoing(sempre una meraviglia)e antoine oppenheim.
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