Regia di Daniel Monzón vedi scheda film
VOTO 8 UMILE (Tv Maggio 2012) Un film d'azione carceraria d'altri tempi, con un rigore ed una tensione da manuale. Pochi fronzoli, lo spirito sembra d'intrattenimento, la resa della pellicola ruota intorno al gran ritmo, ma con l'accumularsi selvaggio delle situazioni, la presa emotiva e morale raggiunge livelli impensabili. Tutto si confonde, cambiano i parametri di riferimento, la violenza oltre che fisica è psicologica, i vinti sembrano i vincitori, la cattiveria è decisa e le vie d'uscita si annullano. Così il gioco claustrofobico prende il sopravvento rimanendo solidamente nei territori del genere, utilizzando potentemente i cliché per rappresentare non solo 'l'animalità umana', ma anche il lato più oscuro della nostra società: l'incapacità di reprimere ed estirpare il male. Interessante l'accostamento fatto da molti con "Un prophète", accomunato dall'ambientazione e dalla grande prova attoriale ma molto diverso nella messinscena: Audiard marca l'opera con un 'taglio autoriale' più in vista, invece Monzòn si affida ai punti salienti del filone, dimostrando che 'l'umiltà' dell'approccio ad un soggetto è fondamentale.
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