Regia di Daniel Monzón vedi scheda film
Cella 211 è una storia di sopravvivenza, un dramma carcerario che tiene incollati allo schermo, capace di lasciare un segno nello spettatore in cerca di emozioni. Un evento fortuito e imprevisto costringerà il protagonista a vivere un'esperienza estrema, costringendolo ad affrontare le proprie paure e debolezze. Impossibilitato a controllare gli eventi intorno a lui, Juan dovrà reagire cercando di trarre il massimo da ogni situazione che gli si presenterà. Il regista Daniel Monzón ha saputo utilizzare in modo efficace gli attori riuscendo a fare entrare in sintonia i due personaggi principali grazie alla bravura degli interpreti. Luis Tosar (Malamadre, il capo della rivolta carceraria) e Alberto Ammann (il secondino Juan) risultano credibili e convincenti, tra loro due si crea tensione e coinvolgimento emotivo, si perdono letteralmente nei panni dei loro personaggi. La vita può essere imprevedibile (soprattutto all'interno di un carcere) e ti può portare ad agire in modi che potrebbero essere considerati sbagliati o immorali.
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