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Un maledetto imbroglio

Regia di Pietro Germi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un maledetto imbroglio

di zombi
8 stelle

un palazzo signorile. un ladro che scappa, inquilini e passanti che urlano e indicano e cercano di bloccare il malvivente. le belle musiche di carlo rustichelli accompagnano le due ore di questo bel film, rivisto ier sera con estremo piacere. e la splendida canzone "sinnò mi moro" cantata da alida chelli introduce e chiude. avevo provato a leggere il libro ma l'ho dovuto sospendere perchè non riuscivo ad entrarci. il film è un buon esempio di noir italiano con un intreccio che si comlica sempre più per poi trovare la soluzione semplicemente da dove si era partiti. il commissario ingravallo non voleva vedere dove non voleva vedere e come il giudice di tognazzi nè "in nome del popolo italiano" vede il marcio dove sostanzialmente crede che già il marcio sia. ed effettivamente dove il ladro colpisce e dove più tardi qualcuno commetterà un omicidio, intorno gravita un universo di sordido e ambiguità. tutto ciò che era ben custodito all'interno delle ricche mura di quel palazzo, piano piano che ingravallo scava, emerge con forza pretendendo di essere ben visibile in un'italia che inalbera virtù pubbliche e invece nasconde svariati panni sporchi privati. ma il problema maggiore è che ingravallo si trova ad avere che fare con persone sgradevoli ma ostinatamente estranee ai fatti criminosi, nonostanti vi gravitino pericolosamente intorno. che si tratti di vecchi omosessuali col vizio dei marchettari o mariti intrallazzati con minorenni che prendono il pesce all'amo e lo sfruttano per non tornare in convento dalle monache, ingravallo non può proprio secondo la propria morale trovare nulla che penalmente punisca questi trasgressori. l'omicido è fortuito e non voluto, ma l'accanimento è generato proprio dal fatto che tutto doveva essere così maledettamente semplice. gli attori sono formidabili con la star germi che pretende e prende la prima scena. ma è l'universo di caratteristi che gli gravitano intorno che danno forma al film. saro urzì e silla bettini sono i suoi aiutanti. claudio gora è uno splendido marito fedifrago e franco fabrizi un viscido e squallido pusillanime che si approfitta di qualsiasi cosa. ma anche la rossi-drago e ildebrando santafè nei panni del perseguitato omosessuale sono incisivi nei rispettivi ruoli. non sfigura una cardinale doppiata ma brava lo stesso e molto bella la scena della corsa dietro alla macchina.

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