Regia di Paul Weitz vedi scheda film
‘Sti dannati titolisti, cosa potrebbe mai aspettarsi uno spettatore da un film intitolato “Aiuto vampiro”?
Sicuramente non molto così, nonostante non mi abbia per nulla entusiasmato, alla fine sono rimasto almeno parzialmente sorpreso positivamente.
Trattasi di una storia atipica e singolare che riabilita la figura dei vampiri un po’ in crisi negli ultimi anni in sala (ogni riferimento a “Twilight” è assolutamente voluto).
Darren (Chris Massoglia) e Steve (Josh Hutcherson) sono due grandi amici che finiscono nei guai dopo aver visitato lo show Freak.
Saranno obbligati a separerarsi, il primo verrà trasformato in aiuto vampiro da Larten (John C. Reilly), mentre il secondo passerà sotto le grinfie del perfido Mr Desmond Tiny (Michael Cerveris).
Le loro strade però si reincrocieranno presto visto che le loro compagnie son da sempre in lotta tra loro.
La cosa più riuscita del film è la sua natura alternativa e simpaticamente dissociata, il suo porre in primo piano i “diversi”, in questo caso rappresentati dal Cirque du Freak, con una galleria di personaggi che tra uno show (quello divertente in apertura) ed un campo di ritrovo (che si vede in tutta la seconda parte della pellicola) offrono un tocco di gusto assai distante rispetto ai prodotti come questo che vorrebbero accalappiare il pubblico.
Sarà proprio anche per questo che il film è stato un vero e proprio fallimento commerciale il che comporta anche che non verrà seguito da nessun sequel lasciando quindi la storia precocemente abortita.
Ed il fatto di essere pensato come possibile capitolo uno di una saga è uno dei difetti principali del film, così se l’inizio tutto sommato intriga, il finale è davvero deludente, semplicemente spalancato ad un seguito senza tirare conclusioni apprezzabili.
Per il resto la confezione è piuttosto curata, anche se freak a parte non vi sono note di particolare rilievo in positivo, semmai anzi la storia è un po’ faticosa in alcuni frangenti ed il fatto di dover dare molto spazio ai due giovani protagonisti (discreti gli interpreti, ma pur sempre un po’ acerbi) senza poter sfruttare al meglio un cast molto vario ed ampio non aiuta di certo.
Insomma mi aspettavo di peggio, ma alla fine il film poteva anche essere migliore, infatti il racconto presenta alcune caratteristiche originali per quanto poi l’itinerario basilare sia invece più scontato e meno appassionante.
Complessivamente sufficiente, giudizio non lusinghiero, ma il film ha comunque il suo perchè.
VOTO : 6/10.
Ha qualche buona idea che riesce a rappresentare in maniera alquanto felice, ma in generale non pare proprio ispiratissimo.
Poteva fare di meglio.
Protagonista atipico, direi che il ruolo non è male e lui ci si trova piuttosto bene.
In più per la seconda volta in poco tempo fa il bello di turno visto che la sua innamorata nel film è niente di meno che Salma Hayek (prima di "Cyrus" dove "stregherà" Marisa Tomei).
Ragazzino tremendo impersonato con diligenza e senza mettere in mostra molto di più.
Viso da bravo e candido ragazzo, nell'insieme anche abbastanza simpatico.
Dignitoso.
Rimane prevalentemente sullo sfondo.
Capigliatura inguardabile (ma giustificata), lui però è come sempre preciso ed ordinato in scena.
Caratterizzazione malvagia di tutto rispetto.
Felicemente sopra le righe.
Sporco, cattivo e scorretto.
Offre un buon Freak.
Bella come sempre, ma la parte è limitata per quanto non del tutto trascurabile.
Semplice comparsata, ma con gusto e non fine a se stessa.
Simpatico, occupa il suo spazio senza voler stra fare.
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