Regia di Scott Stewart vedi scheda film
VOTO : 6.
“Legion” assomiglia tanto ad un’occasione mancata, pensato come primo capitolo di una saga che difficilmente andrà avanti, offre solo poco di quanto sulla carta prometterebbe.
Infatti alcuni aspetti, vedi per esempio le divisioni tra gli angeli, erano accattivanti, altre scelte più di routine, un prossimo nascituro per salvare il mondo o l’assedio al fortino, ma comunque solitamente affidabili, peccato che il complesso lasci più di qualche dubbio.
La vita dell’umanità è in grave pericolo, infatti lassù qualcuno non ci ama più.
Mentre l’apocalisse si sta abbattendo sulla Terra, in un’area di ristorazione in mezzo al deserto c’è un sparuto gruppo di uomini (tra gli altri interpretati da Dennis Quaid e Tyrese Gibson) ed una donna incinta.
Michael (Paul Bettany) un angelo che rifugge agli ordini, confida loro che il prossimo nascituro sarà l’unica speranza per salvare il mondo, mentre fuori nel buio della notte cominciano una serie di attacchi da parte di creature possedute.
Si può dire che questo film possieda alcuni tratti di genere abbastanza invitanti, ma che in pratica non riesca a gestirli benissimo, soprattutto per colpa di un punto di vista che a volte si fa troppo serioso e per più di un passaggio rappresentato in maniera iper stilizzata e superficiale (tutto nasce e muore in meno di novanta minuti, quando in realtà ne sarebbero serviti almeno 120, con annesse idee ovviamente per fornire qualche spiegazione in più).
D’altro canto non mancano alcune situazioni dove azione ed horror si mescolano discretamente bene, come il primo attacco della nonnina (già, peccato che nel menù del dvd ce lo schiaffino dentro, per cui nessuna sorpresa) e quello con doppio imbroglio (con un sadico bambino) per stanare i “buoni” dalla loro tana.
Purtroppo la parte finale, quella dove comunque si dovevano tirare le fila del discorso, delude, a partire dal duello tra i due angeli (girato al buio forse per non fare notare una pochezza di mezzi?) per poi arrivare al vero e proprio finale che rimanda quasi tutto ad un seguito che chissà mai se e quando vedremo.
Insomma come b.movie non è male, ma le aspirazioni erano ben altre ed in questo Scott Stewart ha ampiamente fallito.
Personalmente lo salvo in corner perché fino a metà abbondante riesce comunque ad intrattenere, pur sciorinando di tanto in tanto frasi e spunti proprio banali se non proprio da dimenticare, peccato che poi la luce si spenga.
VOTO : 6.
Pensa in grande senza esserlo.
Azzecca alcune sequenze "divertenti", ma nel complesso fatica, soprattutto nella seconda parte.
VOTO : 6.
Abbastanza sprecato, si adegua al contesto e di certo non brilla (ma sarebbe stata dura per chiunque).
VOTO : 5++.
Abbastanza insipido.
VOTO : 6.
Decisamente sotto il suo standard, comunque sufficiente.
VOTO : 5,5.
Un pò anonimo.
VOTO : 6.
Presenza che non si rifiuta mai.
VOTO : 5/6.
Ruolo anonimo nel quale non sfigura completamente.
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