Regia di Susanna Nicchiarelli vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Commedia di formazione declinata al femminile che presenta diversi limiti strutturali, ma che si fa apprezzare per un approccio più spontaneo dell’usuale e anche per l’aver ovviato a una mancanza di mezzi (il budget è limitato) con una buona dose di artigianato e passione.
Luciana fugge dalla cerimonia della prima comunione dicendo di non volerla fare in quanto contrari al suo spirito comunista (scena che è diventata un cult nel suo piccolo).
Nel frattempo i sovietici hanno appena portato a termine con successo il loro primo viaggio nello spazio con la cagnetta Laika.
Arturo, il fratello di Luciana, è malato di epilessia ed un po’ ritardato, ma soprattutto un sincero appassionato delle missioni russe e quindi dei cosmonauti.
I due cresceranno con la madre (Claudia Pandolfi), subiranno l’ingresso di un patrigno alquanto arcaico (Sergio Rubini), si avvicineranno alla politica con passione e spirito d’iniziativa, conosceranno l’amore (Luciana), soffriranno l’occlusione dei tempi ed impareranno a combattere per se stessi seppur in modi differenti.
Il film è molto leggero, ma tutt’altro che stupido, si respira un’atmosfera particolare e lontana (buono il lavoro, per quanto fatto con poco, nel trasporre una cartolina dei primi anni sessanta).
Lo humour viene mixato con spontaneità e libertà di espressione con le vicende sentimentali della giovane Luciana in un processo di maturazione e della difficile conquista della propria autonomia da parte di una ragazza.
Infatti i tempi non sono adatti alla giovane donna che si scontra con le ristrettezze delle convezioni del periodo per cui non viene vista di buon occhio nemmeno dai fidati compagni.
Purtroppo alla pellicola, per definirla completamente riuscita, manca qualcosa nei risvolti della trama, soprattutto verso la parte finale nella quale si evidenziano limiti di idee adeguate per chiudere il cerchio con efficacia ed anche la fine, che sopraggiunge prima degli ottanta minuti, paga dazio, lasciando la sensazione di incompiutezza.
Comunque complessivamente rimane un’opera personale, istintiva e con tanta voglia di distinguersi, caratteristiche che meritano la giusta considerazione.
Discreto.
VOTO : 6,5.
Regia molto personale, seppur con qualche limite, direi che se l'è cavata abbastanza bene sia nell'ovviare all'assenza di mezzi, sia nel gestire il materiale umano a sua disposizione.
VOTO : 6+.
Ruolo di contorno per lui nel quale non fa certo vedere cose sfavillanti, ma ha il merito di calarsi bene nel contesto e di metterci del suo.
VOTO : 6+.
Anche lei è relegata in un ruolo secondario e se la cava meglio del solito.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : 6.
Sufficiente.
P.s. quasi non mi ricordavo come fosse fatto.
VOTO : 6,5.
Una piccola rivelazione.
VOTO : 6++.
Credibile.
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