Regia di Robert Allan Ackerman vedi scheda film
Mia madre l'altro giorno mi ha dettato per telefono la dose per fare la pizza, mezzo chilo di 00, mezzo di grano duro, acqua, un pizzico di sale, lievito e poco altro. M'è venuta una bomba. Ma non era ramen, per fare il ramen son ca**i. Non bastano le dosi, no. Per fare il ramen devi prima automutilarti e farti del male in ogni modo possibile, poi magari passi ai fornelli ma nessuno assaggerà quel che fai perché verrà buttato inspiegabilmente nel cesso. Se ti passasse per testa di aggiungere un po' di salvia, evita! Sarebbe l'equivalente di una bestemmia, un imperdonabile atto di egoismo. Inoltre dovrai essere solo, spiritualmente in perfetto stato mistico. Se no viene acido e si guasta il brodo. Alla fine verrà un vecchio arteriosclerotico con le papille gustative andate che deciderà se sei un mostro sacro di ramen o solo una mezza tacca di scala quaranten. Passi per le ritualità giapponesi, passi per la necessità di rivestire di sacralità ogni possibile stupidata ma qui si esagera davvero. Brittany Murphy è stranamente discreta ma è proprio il film che fa calare il sonno e sa di visto e rivisto. Un po' come una zuppa riscaldata di ramen. Amen.
La ricetta del ramen, aggiungerei del pinzimonio.
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